24/01/2011 10:24
Torna la Coppa Italia, Torino è la prossima destinazione, tappa dura, clima ostile, antiche rivalità. Escluso che Ranieri si distragga prima di affrontare la Juventus. Il nervo è ancora scoperto. «Per il modo in cui mi hanno fatto fuori, dopo due anni splendidi ha raccontato in questi giorni al settimanale Panorama . Quando sono tornato a Torino da allenatore della Roma e ho vinto, bè sono stato molto contento». Versione edulcorata dell «ho goduto come un riccio».
Previsioni A proposito di godurie, è il momento di Ranieri. Gli gira bene, fa le scelte giuste, i risultati lo premiano. Si gode primati, confronti col passato, statistiche. È più sicuro, anche le sue interviste sono meno prudenti. Sempre a Panorama, ha ribadito le potenzialità scudetto della sua squadra. «LInter è ancora la più forte, ma questa Roma vale tanto. Siamo sullo stesso livello del Milan. Il Napoli resterà in alto ma accuserà il peso di dover essere in cima. La Juve non è ancora pronta e la Lazio sta facendo bene ma non credo vincerà lo scudetto» . Ultima previsione, questa tratta dalle interviste post-Cagliari, sul percorso da completare. «Se vogliamo tornare prepotentemente in corsa per lo scudetto ha detto Ranieri dobbiamo fare più punti fuori casa». Chiaro. AllOlimpico, fin qui, non avrebbe potuto fare meglio: la Roma è lunica squadra del campionato ancora imbattuta in casa.
W il turnover Vale la pena voltarsi un istante. Guardare come si è arrivati fin qui, cosa ha contribuito. Ranieri si fa un punto dorgoglio delle svolte alle partite impresse dai cambi, suo vecchio tallone dAchille. Sabato sera ha snocciolato cifre: «Il 30%dei punti in campionato grazie ai giocatori entrati nella ripresa; sette punti su dieci in Champions con la stessa metodologia; la vittoria nellunica partita giocata in Coppa Italia». Ha un po esagerato con i numeri, però nella sostanza ha ragione. Sei punti secchi guadagnati in classifica, al 45 la Roma avrebbe 32 punti. Cinque gol decisivi arrivati dalla panchina. Cinque punti ottenuti in Champions raddrizzando o ribaltando la partita nella ripresa. Per un allenatore, sono soddisfazioni. E una dimostrazione: al netto dei mugugni, il turnover funziona. «Ho una rosa ampia, devo ruotare i miei giocatori, così tutti riusciranno a dare il massimo fino al termine della stagione».
Spinge Questa è la speranza di Ranieri. Intanto, battuta e sorpassata la Lazio, resta incollato a Napoli e Milan e scopre di andare ad una velocità di crociera di tutto rispetto, superiore perfino alle vecchie andature di Spalletti e Capello. Lui viaggia col 59% di vittorie, gli altri andavano rispettivamente al 54%e 49%. Se la benzina regge fino alla fine...