20/01/2011 09:29
FELICITA'Gioco, partita, qualificazione. Il quarto derby consecutivo vale il passaggio ai quarti di Coppa Italia e, ovviamente, «unaltra notte di goduria, come ricci», » , per dirla alla Ranieri. De Rossi si sostituisce a Totti in tutto e per tutto, e alla fine si denuda sotto la curva e mostra al pubblico il «quattro» . Vittoria, goduria, sberleffo, è la dura legge di questa sfida, soprattutto quando senti di non aver fatto molto per meritartelo, come nei precedenti. «Non è stata una delle nostre migliori partite ammetterà Marco Borriello ma siamo stati concreti in attacco e lingresso di Menez e Vucinic ci ha dato più imprevedibilità» . Se la Roma è riuscita a portare a casa pure questo derby, uno dei più brutti degli ultimi anni, evidentemente la Lazio comincia ad avere un complesso, su cui i tifosi giallorossi, ovviamente, infieriscono. «Non vincete mai» , cantano ai laziali.
INCURSIONE Ranieri realizza un poker clamoroso, Borriello bissa il rigore di novembre, Simplicio entra di diritto nella storia di questa sfida. Lincursione del brasiliano è fatale, colpisce al cuore la Lazio, fa un regalo grande così alla Roma. «Sono felice, è un sogno. Aspettavo questo momento da quando sono arrivato qui racconta il centrocampista brasiliano , sognavo da tempo una serata così, magica. È una vittoria bellissima e secondo me meritata: abbiamo giocato in modo intelligente e colpito la Lazio al momento giusto» .
FURBIZIA Il gol è stato un gesto di scaltrezza. «Sono stato furbo ancora Simplicio , loro non mi hanno visto e io sono spuntato improvvisamente. Poi, davanti a Berni, ho mostrato sangue freddo...» . Tutto è nato dallunica vera fiammata di Menez, un po troppo ciondolante, ma pure ieri sera decisivo. Ranieri aveva tenuto fuori lui, e Vucinic, puntando quasi tutto su Adriano. Allintervallo, lo score piangeva miseria: la Lazio conduceva sette tiri a zero. I numeri raccontavano lincredibile pochezza della Roma. Il modo in cui il brasiliano si faceva male alla spalla e si accasciava al suolo, camminando indisturbato, era emblematico. La partita dellImperatore durava un tempo, trascorso in un fazzoletto di campo, tra cadute e anticipi degli avversari. Buoni per andare sotto la doccia, mentre spuntava Simplicio.