12/01/2011 09:41
in onda la Grande Pace, qualcosa avrà disturbato
le trasmissioni. La retromarcia giunta in serata implorata dalla dirigenza non ha infatti potuto delineare scenari da in stile Mulino Bianco a Trigoria, e se ad un certo punto si pensava almeno ad una tregua pubblica, i titoli di coda che Francesco Totti ha regalato uscendo dal centro sportivo hanno fatto scolorare i tanti incontri della giornata.
Ecco i principali: Rosella Sensi con i dirigenti (Conti, Montali e Pradè), la presidente con Ranieri e Vito Scala (preparatore e uomo di fiducia di Totti), lallenatore col capitano e alla fine Ranieri col gruppo. Indeciso e triste Cominciamo dalla fine, cioè da quel lungo addio che lepisodio di Genova ha ribadito. «Sinceramente mi è dispiaciuto entrare a 4 minuti dalla fineha detto il capitano a Sky . Era come perdere tempo, ma ho accettato tutto. Sono a disposizione della società e del mister.Hoparlato con Montali, Pradè e Conti prima di discutere con lallenatore. Abbiamo parlato di quello che è successo e che succederà. Convincenti? Io devo essere convincente. Limportante è avere dietro delle persone che mi sostengano sempre». Ipoteche sul però, non si sente di metterne. «Io lontano da Roma? Pensiamo ad adesso, poi si vedrà». Ed il perché è chiaro. La scorsa settimana ho detto che sono triste dentro Trigoria e fuori sto benissimo. Lo ribadisco». Mediazione Sensi Insomma, parte del castello di buone intenzioni è caduto. Intorno a mezzogiorno, infatti, la Sensi è arrivata a Trigoria cominciando la serie di colloqui. «Dovete risolvere questo caso e tenere la squadra il più possibile tranquilla durante la settimana». Dopo Rosella ha incontrato Scala, che gli esposto le amarezze del capitano in una stagione in cui fisicamente sta benissimo. «Deve stare tranquilloha replicato la Sensi lui è sempre al centro del progetto, non è in discussione».