22/01/2011 11:10
Però, per mettere le mani sullattaccante 27enne entrato in rotta di collisione con Claudio Ranieri, Marotta sarebbe anche disposto a parlare del 31enne Vincenzo, che stima e apprezza moltissimo. E non è il solo, perché proprio Ranieri ha ottimi ricordi dellattaccante che allenò per due stagioni con ottimi risultati. Tantè che proprio il tecnico della Roma è segnalato fra quelli che loperazione la vedrebbero di buon occhio, considerati anche i recenti attriti con il montenegrino. La Roma, intesa come società, ha invece qualche dubbio nonostante il conguaglio di dieci milioni di euro che, secondo quanto circolava ieri nei corridoi milanesi del mercato, la Juventus sarebbe disposta a pagare in estate, quando riscatterebbe Vucinic.
PRIMO APPROCCIO - «A queste condizioni non ci si siede neppure a parlare», facevano sapere dalla Roma ieri pomeriggio, rilanciando provocatoriamente: «Krasic più soldi, allora si può fare». Battute per smorzare unipotesi che prendeva corpo nel corso della giornata creando qualche malumore fra i tifosi giallorossi, mentre gli agenti dei giocatori seguivano con interesse la vicenda. Nessuno è stato interpellato direttamente, ma nessuno sembra intenzionato a mettersi di traverso se loperazione decollasse. Benintenso, «alle giuste condizioni», che non sempre sono giuste per tutti. Ma questo è un altro discorso, forse prematuro, perché se la Roma non apre, lidea resta taleper quanto interessante.
ALTERNATIVE - La Juventus, da parte sua, in attacco continua ad aspettare loccasione. Chiuso laffare Barzagli e sempre a caccia di un terzino destro, Marotta non sembra ossessionato dal problema della punta, anche se sul suo tavolo restano le carte relative a Luis Fabiano, Forlan e lo stesso Vucinic, perché essendo tutte situazioni limite, ogni giorno è buono per cogliere unoccasione improvvisa. Il principio fondante, il diktat, il leitmotiv - a questo punto - appare evidente: non lasciare nulla di intentato, anche a dispetto di una disponibilità economica (per questa sessione di mercato) non esattamente faraonica. Ma, ormai, si sa: progettare una squadra competitiva non significa necessariamente gettare soldi a casaccio, e pure il fair play finanziario - fiore allocchiello della Juventus - non è questione da mandare al macero proprio adesso che il presidente dellUefa, Michel Platini, sta stringendo il cerchio attorno ai club. Ciò nonostante, dicevamo, Giuseppe Marotta è intensamente al lavoro per portare alla Juventus un attaccante in grado: 1) di tamponare lassenza creatasi per linfortunio di Fabio Quagliarella; 2) di portare un tasso tecnico e qualitativo in grado di consentire alla squadra di continuare a lottare in maniera convinta e (con)vincente sia per la conquista di un piazzamento di vertice in campionato, sia per la conquista della coppa Italia. IL tutto con un occhio al futuro: perché a giugno il reparto attaccanti potrebbe vedere conferme eccellenti ( Del Piero avviato verso il rinnovo, per esempio), ma anche lacquisto di un centravanti di alto livello, per esempio quel Pazzini che ora non si può muovere, ma in estate sì. E quindi frena chi può muoversi adesso.