Alle 13.01 la firma di Montella

22/02/2011 10:09

Il primo giorno di Montella allenatore (negli uffici, sul campo sarà oggi quando dirigerà il primo allenamento) ha coinciso con l’ultimo giorno a Trigoria di Claudio Ranieri. L’ormai ex tecnico romanista varca i cancelli del alle 9.30. Mezzora più tardi arriva anche Rosella Sensi, come annunciato da lei stessa domenica sera subito dopo la disfatta di Marassi. Inizia il colloquio, alla presenza di tutti i dirigenti. Ranieri conferma le dimissioni, il presidente prova a vedere se ci sono i margini per un ripensamento, lui spiega che ormai non sente più la squadra con lui. E pertanto «la soluzione migliore è farmi da parte». Ranieri, così come aveva fatto Spalletti 18 mesi fa, chiede la garanzia del rispetto del contratto per i suoi collaboratori: non lavoreranno più a Trigoria, ma continueranno ad essere pagati fino al termine della stagione. Alle 13.45 arriva il comunicato ufficiale della Roma, che parla della «risoluzione consensuale del contratto. L’A.S. Roma desidera ringraziare il Sig. Claudio Ranieri per la professionalità dimostrata e l’impegno profuso durante il periodo di conduzione tecnica». Qualche minuto dopo prende la parola Rosella Sensi: «Desidero ringraziare Claudio Ranieri per il lavoro svolto in questi due anni con professionalità, serietà e dedizione, le doti che mi hanno portato a scegliere l’uomo per guidare la Roma in un momento delicato. Nessuno - aggiunge il presidente romanista - potrà cancellare le emozioni che ci ha regalato come quelle vissute nell’incredibile stagione, quella della rimonta sull’Inter lo scorso anno, le stracittadine vinte: ha regalato a tutti i tifosi e alla mia famiglia momenti indescrivibili, che resteranno nella storia della Roma. La decisione di lasciare la Roma, a malincuore, per dare una scossa non può che far onore all’uomo , e posso immaginare quanto gli sia pesato, lui che è romano ed è tifoso dei nostri colori. Auguro all’uomo e all’allenatore un futuro radioso e tutti i successi professionali che merita». Ranieri viene informato di queste parole. Si emoziona e prima di uscire con la moglie per una passeggiata (dove molti tifosi gli manifestano comunque la loro stima) affida il suo pensiero a un comunicato stampa: «In queste ore, in tantissimi mi hanno scritto e mandato messaggi di stima e grande affetto, uomini di calcio e gente comune. Ringrazio tutti, un pensiero particolare va a Rosella Sensi per le parole dette e per l’opportunità che mi ha dato di guidare la squadra del mio cuore. Ringrazio ancora una volta la squadra per il percorso fatto insieme e i successi condivisi e tutti gli uomini di Trigoria con cui ho vissuto giorno per giorno. Ringrazio anche i tanti tifosi che, in un momento delicato della mia vita di sportivo e di romanista, mi hanno riempito di attenzioni (...). Grazie Roma! Auguro a Vincenzo Montella e ai miei ragazzi di tenere alta la bandiera della Roma sempre e dovunque». 

Nel frattempo era arrivata anche l’ufficialità di Montella come allenatore della prima squadra: «L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver affidato, in data odierna. al Sig. Vincenzo Montella l’incarico per la conduzione tecnica della Prima Squadra, fino al termine della stagione sportiva in corso, certi che con entusiasmo e dedizione saprà mettere a disposizione della squadra le sue qualità, la sua professionalità e la sua esperienza». A fare da contorno all’ennesima lunga giornata romanista, sono stati circa sessanta tifosi, presenti a fin dalle prime ore della mattina. «Felici» per l’arrivo di Montella (ma niente cori per lui, al contrario di quello che era successo domenica sera), infuriati con i giocatori «per l’ennesima umiliazione» subita a Genova. Una rabbia sfogata con insulti alle macchine dei calciatori, in alcuni casi prese anche a calci. La speranza è che sia davvero l’ultima volta e che l’arrivo di Montella serva a rasserenare tutto l’ambiente. Una volta per tutte. Il compito non sarà facile, soprattutto perché bisognerà recuperare psicologicamente giocatori indispensabili al progetto come Vucinic e Pizarro, tanto per fare due nomi: Vincenzo ne è consapevole, ne ha parlato in famiglia e con le persone che gli sono più vicine (compresi gli ex compagni). Ha deciso però di rischiare, come confermato agli stessi giocatori nella prima riunione da allenatore della Roma, andata in scena dopo la seduta mattutina. Un colloquio in cui ha confermato che, pur ascoltando il parere di tutti i giocatori, sarà lui a prendere le decisioni. «E se sbaglierò - ha aggiunto - la responsabilità sarà soltanto mia». Speriamo che questo basti a cambiare davvero le cose. Perché la Roma, e i suoi tifosi, non ne possono davvero più.