18/02/2011 10:22
Lei & Lui Mentre fuori una cinquantina di tifosi contestava, sinfittavano le voci su De Rossi e Vucinic verso lInghilterra (M. United) e Mexes al Milan, la giornata della Roma è cominciata con lallenatore che per una decina di minuti ha fatto rivedere alla squadra gli errori commessi con lo Shakhtar, incassando il possibile ritorno in gruppo col Genoa di Pizarro. Intorno alle 12.30, poi, la dirigenza ha visto materializzarsi larrivo di Fiorentino, proprio mentre il CdA del club si concludeva. A quel punto i due «presidenti», cioè la Sensi e la.d. di UniCredit, si sono chiusi a parlare per una 45 minuti. Argomento: la gestione della transizione, visto che la cordata capeggiata da DiBenedetto vorrebbe subentrare subito. Da parte della Sensi, però, sembra si sia ancora sottolineato come la Roma, a suo parere, si stia vendendo ad un prezzo inferiore al valore effettivo. Tra laltro, si sussurra in banca, con unofferta costruita in modo tale da non far godere ai Sensi di quel surplus del 5% su una vendita superiore ai cento milioni.
«Usa ambiziosi» Al termine del colloquio, Fiorentino e Sensi hanno incontrato la squadra e Ranieri, alla presenza di Conti, Montali, Pradè e Tempestilli. Un faccia a faccia durata poco menodi mezzora, in cui Fiorentino ha spiegato ai giocatori questi concetti: state tranquilli, la Roma non corre rischi, il progetto Usa è serio, loro sono ambiziosi e vogliono vincere, in ogni caso resteremo nel club e controlleremo che tutto vada bene. Adesso però dovete lavorare di più e seguire Ranieri, lui è il capo, il vostro è un gruppo forte e non dimenticate che centrare la qualificazione alla prossima Champions è importante. Cassetti e Perrotta A margine poi, dopo aver salutato Totti ed essersi complimentato con Menez per il gol agli ucraini, Fiorentino ha invitato Cassetti e Perrotta a stare tranquilli riguardo al loro rinnovo, per poi lasciare Trigoria alle 16. Impressioni? La squadra non è rimasta granché colpita dalla visita, che tra laltro era prevista anche prima del k. o. con lo Shakhtar.
I sussurri dello spogliatoio raccontano come le delucidazioni siano apparse poche e Fiorentino si sia dimostrato non ferratissimo sul calcio (normale) però ben contento di avere un pizzico di ribalta extra-finanziaria. Non a caso voci da UniCredit hanno rivelato come non tutti fossero contenti di una visita che in qualche modo, agli occhi dei tifosi, è apparsa una ulteriore (eccessiva?) assunzione di responsabilità da parte della banca in un momento così delicato. Considerazioni finali delluniverso giallorosso? Meglio avere un presidente reale che due virtuali. Come dire, americani fate presto.