04/02/2011 21:53
La tana dei giallorossi di New York è nella zona sud di Manhattan. Nel cuore di Little Italy, al Sambucàs Cafe, batte il cuore dei tifosi romanisti di New York. È nel 105 di Mulberry Street, in questo bar con i maxischermi alle pareti, che il popolo giallo ocra e rosso pompeiano si riunisce numeroso per vedere le partite della 'Maggicà. Il proprietario del locale è Raffaele Tramontana, un italo-americano originario di Catania, anche lui felicissimo che una cordata di imprenditori Usa sia vicinissima all'acquisto della società. «Ormai da 17 anni - racconta orgoglioso - trasmettiamo le partite e in tutti questi anni ho visto com'è cresciuta tra gli americani la passione per il calcio italiano. Dai tempi dei mondiali del '94 hanno fatto grossi passi avanti. Ora conoscono il gioco e le tattiche come noi, e il 'soccer' ormai è diventato il primo sport praticato nelle scuole inferiori». Tramontana non ha dubbi. Tutti i tifosi di Totti e compagni, anche i più scettici, possono stare tranquilli: i padroni dei Red Sox sono «gente in gamba». «Tom Dibenedetto è italo-americano come me, sono certo che è l'uomo giusto per il futuro della Roma», assicura senza alcuna esitazione. «Qui sinora la gente conosceva solo Inter, Milan e Juventus. Ora invece - aggiunge - seguiranno di più anche la squadra della Capitale. Roma è un 'brand' che negli Stati Uniti tira molto, che piace a tutti. Sinora conoscevano solo la città eterna, il Colosseo, San Pietro. Ora cominceranno a conoscere anche la squadra. Così aumenteranno i tifosi, la copertura mediatica e la gente comincerà a comprare le sciarpe, le magliette. Insomma sarà un grande affare. Ci saranno tanti dollari in più - assicura Raffaele - che finiranno nelle casse della nuova Roma e, statene certi, faranno la squadra sempre più forte».
(ansa)