Corsa a 5 per la Roma

01/02/2011 08:22

E, dopo aver massimizzato i profitti, garantire trasparenza assoluta che è uno degli obiettivi di piazza Cordusio. Da oggi inizierà la comparazione delle offerte per allinearle fra loro nella struttura (prezzo, condizioni, piani industriali) in modo da poterle giudicare con criteri omogenei, dopodiché si deciderà la procedura.

Inizialmente, quando in dirittura d’arrivo c’erano la cordata Usa guidata da Di Benedetto, Giampaolo Angelucci e il fondo Aabar, sembrava che Unicredit potesse attribuire l’esclusiva a quella ritenuta migliore in modo da pervenire subito alla firma. Ma l’arrivo di altre due proposte inattese e il prezzo offerto da Abu Dhabi potrebbero consigliare un’altro giro di tavolo a tre.

La decisione entro fine settimana verrà presa dai consigli di Italpetroli e Roma 2000. «Italpetroli rende noto che nell’ambito del processo di cessione della partecipazione di controllo della As Roma», recita un comunicato diffuso su richiesta della Consob, «sono state ricevute e sono in corso di ricezione le offerte vincolanti. L’esame delle offerte vincolanti avverrà sulla base di criteri non solo quantitativi (prezzo, ndr) ma anche qualitativi (il piano futuro, ndr)». Italpetroli conclude che per la stessa riservatezza osservata finora non fornisce altri dettagli.

Partiamo dalle offerte inattese: una arriva da un gruppo francese attivo nello sport, l’altra da un fondo mediorientale, pare con capitale Usa. Top secret sui nomi, trapela però che entrambe, dal punto di vista economico sarebbero intermedie fra le due più alte e la più bassa (Angelucci). E prevederebbero anche un aumento di capitale e un piano di rafforzamento a mediotermine.

Angelucci, assistito da Kpmg e da Imi, offrirebbe 90 milioni per acquistare il club e anche l’imprenditore romano farebbe un aumento di capitale di alcune decine di milioni e potrebbe investirne altre decine per rendere più forte la società.

Infine le due che secondo indiscrezioni attendibili, sarebbero più avanti. Una società non controllata direttamente da Aabar, fondo sovrano di Abu Dhabi, attraverso una newco lussemburghese (Claraz sa), assistita dall’avvocato Nino Lombardo dello studio Dla Piper, ha presentato per prima l’offerta: 90 milioni per rilevare il 67% da Roma 2000 e un’altra quarantina di milioni per ricapitalizzare il club giallorosso. In pratica compreso l’opa, la valutazione coincide con quella della newco di Di Benedetto che al termine dell’acquisizione avrebbe il 60% e si farebbe affiancare da Unicredit col 40%: i due soci dopo l’opa, ricapitalizzerebbero il club per una cinquantina di milioni con un piano industriale a 3-5 anni che prevederebbe investimenti per 80-90 milioni. Piazza Cordusio in una fase successiva potrebbe sindacare una metà della propria quota: tra i possibili partner però, non ci sarà Clessidra.