01/02/2011 09:06
Inter e Milan, rincorrendosi e facendosi dispetti, sono unaltra cosa rispetto a prima. Come Samp e Genoa, cambiate in peggio. Da una parte si compra tutto ciò che corre e calcia e si muove; dallaltra si vendono anche i gioielli di famiglia e si potrebbe scherzare sulla parsimonia ligure se il calcio non fosse una cosa (quasi) seria e tanta gente non ci soffrisse confondendo le priorità della vita.
Perché succede? Per tre motivi, ci pare: 1) la rivalità delle milanesi: se compra una, deve comprare anche laltra: si gioca, in fin dei conti, su tre fronti: campionato, Champions e Coppa Italia; 2) a giugno i tecnici avevano sbagliato i conti, in particolare quelli dellInter, i quali, convinti di essere diventati imbattibili, avevano lasciato la squadra comera, privandola anzi dellarma segreta: Balotelli; 3) gli infortuni hanno decimato tutte le grandi squadre, spingendole così a rimpinguare la rosa. Il terzo punto è il più importante e chiarisce bene la scarsa capacità dirigenziale italiana.
Quando si farà una Coverciano anche per chi comanda? In attesa, ricordiamo quanto si dovrebbe da tempo sapere: i grandi club hanno scelto di seguire la strada dei soldi subito e così niente preparazione estiva, ma amichevoli e tornei in qualunque parte del mondo possa offrire guadagni. Chi non si allena, sinfortuna: è chiaro, è evidente, ma si fa finta di niente. Succede pertanto che i soldi incassati in estate si debbano poi spendere, moltiplicando per cento, a gennaio, quando gli illuminati signori della scrivania si rendono conto di non aver più calciatori.
Non sarebbe meglio sottoporre una normale rosa a una normale fase di preparazione, venti giorni di lavoro e via? Ovviamente sì, però non si fa. E allora dobbiamo pensare che tutti i movimenti invernali dipendano da intrecci economici e da interessi privati, insomma da guadagni illeciti. La conseguenza tecnica è questa: il campionato si sta dividendo in due fasi. Come succede in Argentina, dove al torneo di apertura si contrappone quello di clausura.
Lo diciamo sottovoce, perché se davvero se ne rendono conto, ufficializzano il tutto, ci mettono un po di televisione e fanno, come Paperone, il bagno in un mare di monete.
In questo quadro di disinteresse totale nei confronti dei giocatori (cui la situazione piace: più posti di lavoro e più soldi) succede che a Bologna si blocchi una partita proprio per salvaguardare gli atleti. Ma come, qualche fiocco di neve ne mette in pericolo lincolumità e lassenza di muscoli, di allenamenti e di forza, no?
Preghierina rivolta ai media: risparmiateci, per favore, i giochi di parole su Pazzini (Inter), zio damerica e arrivano i dollari, limpero dei Sensi (Roma), giochi Preziosi (Genoa), calcio panettone (Napoli) e minchiate (Juve).