25/02/2011 13:37
Il business plan presentato da DiBenedetto a UniCredit punta a incrementare il giro d'affari dai 136 milioni previsti per quest'anno a 175 nel 2015, soprattutto attraverso sponsorizzazioni e merchandising, che oggi rendono una cifra irrisoria, intorno agli 8,5 milioni, di cui 6 da Wind, lo sponsor principale. La chiave di volta dello sviluppo sarebbe nello sfruttamento della identificazione tra la squadra e la città e nella trasformazione del marchio da regionale in mondiale, prima di tutto attraverso tournée dei giallorossi negli Usa. Ai dettagli operativi del piano sta lavorando la Route 2 digital, specializzata nella combinazione tra sport, media e tecnologia, di cui è ceo Bryant McBride, da giovane primo ammesso di colore all'accademia militare di West Point. Il piano prevede anche la rescissione del contratto con Robe di Kappa, l'attuale sponsor tecnico, e il passaggio a Nike nel 2013.
Significativa è destinata ad essere anche la partita dello stadio. Il progetto è già pronto, anche se era nato per un campo di rugby, andato a monte dopo la trasformazione del Flaminio in sede del Sei nazioni. Ma il costruttore romano Alessandro Parnasi, che possiede anche l'area e i relativi permessi, compresi gli spazi commerciali, sarebbe pronto a mettere tutto a disposizione in cambio dell'acquisizione di una quota significativa (perlomeno la metà) delle azioni rimaste nel portafoglio di UniCredit. E nei cinque-sei anni richiesti dalla costruzione degli impianti, durante i quali verrebbe utilizzato ancora l'Olimpico, potrebbero preannunciarsi tempi duri per il Coni: DiBenedetto sarebbe intenzionato a non concedere più di 2mila biglietti vip gratuiti gestiti dal Comitato