La Roma di Montella riparte da Spalletti

23/02/2011 11:05

LIBERO (T. IVANI) - 
«Io non vivo né nel mio passato né nel mio futuro. Possiedo soltanto il presente... Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice». Forse il neo-tecnico giallorosso Vincenzo Montella avrà citato questo stralcio dell’Alchimista di Paolo Coelho, libro che a Natale ha regalato a tutti i ragazzi dei Giovanissimi della Roma da lui allenati, per dare la scossa alla Roma che oggi (ore 18.30) affronta in trasferta il nel recupero (giocati solo 16’ causa neve, oggi gli altri 74’) della 22esima giornata di A. 
Quel che è certo è che l’ex “Aereoplanino” non pensa esclusivamente all’attualità: «Non mi sento un traghettatore. Al tempo stesso non mi danno fastidio le voci, gli allenatori che si propongono - spiega Montella durante la presentazione - per dirla tutta non mi dà fastidio che si parli di (a giugno, ndr). Il mio obiettivo è quello di far bene da qui alla fine dell’anno». Ed è altrettanto sicuro che la sua Roma, sarà molto diversa da quella di Ranieri, per il quale però ha parole di elogio: «L’ho chiamato per ringraziarlo, lo stimo molto», e molto simile a quella che fu di Spalletti. Infatti, si tornerà al modulo tanto caro al tecnico toscano, il , che ha portato la Roma a vittorie e soprattutto a un gioco spettacolare, elogiato da tutti. Chiaramente, lo schieramento “spallettiano” implicava il non utilizzo di prime punte ma di tre-quattro trequartisti che, inserendosi e scambiandosi continuamente posizione, mettevano in crisi le difese avversarie.


E da questo punto dovrebbe desumere l’esclusione del centravanti Marco Borriello. Questa interpretazione del non si addice alle sue caratteristiche di “boa” d’attacco e la scelta è corroborata anche dal fatto di essere passato, in pochi giorni, da uno dei più osannati, a uno dei più criticati dai tifosi. In più, oltre agli assistenti Andreazzoli, Franceschi e Bertelli, ritorna un altro pilastro della Roma dell’attuale allenatore dello Zenit, ovvero, Alexander Doni, preferito tra i pali all’altro brasiliano Julio Sergio diventato titolare proprio con Claudio Ranieri. Le quattro mezze punte dovrebbero essere Menez, Simplicio, Vucinic e, un po’ più spostato in avanti, il capitano . In mediana, in attesa del ritorno in condizione di Pizarro, giocheranno e Brighi. Montella, nonostante le critiche piovute in questi giorni, si dichiara molto soddisfatto dei giocatori a disposizione: «Credo molto nelle loro qualità tecniche e umane e penso che stiano passando solo un momento psicologico difficile. Hola fortuna di avere una rosa ampia, di alto livello. Tuttavia pesare il minutaggio e accontentare tutti sarà impossibile». Infatti, potrebbe essere difficile gestire un gruppo che in questa stagione ha dimostrato spesso insofferenza verso le scelte tecniche, ma l’ex attaccante sembra aver le idee chiare a riguardo: «Un giocatore è giusto che s’incazzi se resta fuori. Ma uno di livello deve essere capace di dare il massimo anche in mezz’ora». Il presidente Rosella Sensi poi ha voluto sottolineare che «con Montella non ci sarà nessuna autogestione (dei senatori dello spogliatoio, ndr)». Intanto ci sono novità per quanto riguarda l’assetto societario che, in attesa dell’arrivo ufficiale della cordata americana di Di Benedetto, vede la nuova nomina a direttore operativo di Giampaolo Montali (decisione di Unicredit). Infine sul fronte , l’allenatore Malesani si dice «preoccupato perché, quelli della Roma, sono grandi giocatori e hanno un debito con la loro à». Chissà che succederà. Magari l’Aereoplanino è diventato un alchimista e trasforma questi giallorossi sbiaditi in oro...