Montali promosso. Ed è già nuovo corso

23/02/2011 09:35

Finalmente È un sostegno cui potrà appoggiarsi Vincenzo Montella. Gian Paolo Montali passa da coordinatore delle risorse umane a direttore operativo, con poteri di gestione sulla squadra e sulla società. Scelta voluta da UniCredit, accettata infine dalla Sensi, comunicata agli americani, che non hanno avuto niente da ridire, anzi. Da giorni, DiBenedetto concordava con il vice d.g. della banca Paolo Fiorentino sull’urgenza di individuare una figura autorevole che riportasse un po’ d’ordine dentro la Roma. L’operazione doveva essere ufficializzata sei giorni fa, durante la visita a Trigoria di Fiorentino, madopo una riunione concitata con la Sensi si decise di rimandare. Una carica ibrida, ma solo per la forma: nella sostanza Montali lavorerà da con pieni poteri. In una fase tanto delicata, con una presidente ormai defilata, l’incarico di Montali tappa una falla che ha già fatto danni e rappresenta un biglietto da visita da consegnare ai futuri proprietari. Prima decisione presa: blindare la squadra, tenerla lontana dai giornalisti.

Gelo La promozione è avvenuta sul campo, letteralmente. Ieri, dopo la presentazione del nuovo allenatore, Rosella Sensi ha convocato in una sala attigua l’interessato, gli altri dirigenti, la squadra, comunicando — in modo gelido, perfino stizzito — la novità, peraltro attesa da giorni: «UniCredit, d’accordo con i futuri proprietari, ha conferito a Gian Paolo Montali il ruolo di direttore operativo». Rosella Sensi non intende dimettersi prima dell’arrivo degli americani, né— lo ha comunicato ieri — «UniCredit mi ha chiesto di farlo». Ma in pratica promuovendo Montali si è autodestituita. «Da oggi— ha detto a dirigenti e giocatori— fate capo solo a lui». Ma fino a quando? Il «primo vero atto — così veniva definito ieri — del nuovo corso» ha un effetto immediato, come detto, maun respiro ancora da stabilire. Per il momento, si va avanti così fino al termine della stagione, lasciando scelte e incarichi futuri ai prossimi proprietari. Il contratto di Montali scade il 30 giugno. UniCredit lo considera una pedina importante, vorrebbe avvalersene anche in futuro, per una o due stagioni. Gli americani si fidano delle ottime referenze della banca, ma non è un mistero che abbiano un altro organigramma in testa. Posizioni inconciliabili? Chissà. Se ne parlerà dopo la firma.