12/02/2011 11:34
Non è andata così ma ora, a distanza di diciassette mesi, è difficile dire chi ci ha guadagnato e chi perduto. La Roma, con Ranieri, lanno scorso ha sfiorato lo scudetto ma questanno è a dieci punti dal Milan e sette dal Napoli, anche se con una partita da recuperare (il 23 febbraio, a Bologna). Mazzarri, a Napoli, ha costruito un meccanismo quasi perfetto, mettendo una squadra che gioca a ritmi europei a disposizione del talento di Cavani (18 gol), Hamsik e Lavezzi.
È una partita che può aprire linferno per la Roma, reduce dal pareggio casalingo con il Brescia e dal 3-5 contro lInter, e il Paradiso per il Napoli che sogna di limare il distacco dal Milan impegnato in serata col Parma.
Come previsto, non è stata ridotta la squalifica di Mexès e così Ranieri dovrà fare a meno del francese e dellaltro squalificato Burdisso: sarà Cassetti a doversi spostare al centro. Pizarro, che sembrava recuperato almeno per la panchina, preferisce giocare con la Primavera per saggiare il suo ginocchio. Questo per dire quali siano ormai i rapporti con Ranieri. In attacco Totti e Vucinic sembrano i favoriti, anche se è sempre difficile tenere fuori Borriello, che in questi mesi è stato di gran lunga lattaccante giallorosso più prolifico e continuo.
Il Napoli ha attuato una saggia politica di turnover, facendo riposare alcune pedine (Cannavaro, Campagnaro, Dossena) nella gara di domenica scorsa contro il Cesena, al San Paolo. «Affronteremo ogni gara come una finalissima ha detto Mazzarri e guarderemo la classifica solo lultimo giorno, adesso non ha senso parlarne». Lallarme per eventuali scontri tra le tifoserie è alto. Speriamo che sia solo calcio.