17/02/2011 20:17
Il rendimento è fallimentare. Dal novembre 2008 i giallorossi non perdevano tre gare di fila (ne collezionarono cinque), la fragilità è certificata dalle 50 reti subite nei 34 incontri ufficiali. Ranieri e giocatori, dunque, sotto accusa dalla tifoseria che però deve prendere atto dellimmobilismo della Sensi che non può più decidere niente, con il club quasi in mano al gruppo DiBenedetto. Tutto procede come se nelle ultime due settimane, 1 punto in 4 partite, non fosse successo niente. Anche se la crisi è accertata, con lallenatore in piena difficoltà e i giocatori disorientati e scontenti.
La Banca, preoccupata dalla piega che sta prendendo la stagione, appare per la prima volta anche fisicamente alla squadra. La visita di Paolo Fiorentino, vice amministratore delegato di UniCredit che ieri allora di pranzo si è presentato a Trigoria, era per la verità annunciata già prima della gara contro lo Shakhtar. Ma, dopo la figuraccia di mercoledì sera, la sua presenza è diventata più ingombrante.
Anche perché ha parlato per mezzora, davanti alla Sensi (breve introduzione della presidentessa per chiedere al gruppo di «non mollare e di non buttare la stagione») e ai dirigenti Conti, Montali, Pradè e Tempestilli, con Ranieri e i giocatori.
Un discorso da presidente, pure se la sua intenzione non era questa (tra un mese al Bernardini comanderanno gli americani), ma da appassionato di calcio, pur non conoscendo personalmente i giocatori a parte Totti, ha voluto far vedere di essere più informato sulla questione tecnica di quanto si possa pensare. Un esempio: ha fatto i complimenti a Menez per il bel gol allo Shakhtar.
Lintervento di Fiorentino si può dividere in due parti. 1) La questione finanziaria, con la presentazione del gruppo DiBenedetto. 2) Laspetto tecnico, con i consigli girati alla squadra in questa fase delicata della stagione. Guardando subito alla seconda parte, il deputy ceo di UniCredit ha legittimato Ranieri, in bilico nello spogliatoio e fuori. «E il capo, voi siete forti e dovete seguirlo. È lui che decide: dovete accettare ogni scelta». Fiducia, dunque, allallenatore. Ma a orologeria: la prossima settimana sarà decisiva. Soprattutto le due trasferte consecutive: domenica contro il Genoa e mercoledì contro il Bologna. La conferma di Ranieri è legata ai risultati, non ci sono dubbi.
La Banca, però, non si può impegnare per il futuro. Anzi, cè chi allinterno di UniCredit ha già considerato eccessiva la responsabilità che si è assunto Fiorentino, anche se il diretto interessato cataloga il colloquio di ieri come un incontro di cortesia e non di più. Ma poi, proprio per la tranquillità dei giocatori in scadenza, ha garantito a Cassetti e Perrotta che presto saranno affrontate le rispettive trattative per i rinnovi contrattuali (con Mexes già cè stato un contatto, direttamente con la Sensi, ma il francese ha preso tempo).
Molto articolato il discorso sul gruppo DiBenedetto, anche se i giocatori si aspettavano di conoscere più particolari. «E gente che vuole vincere», lincoronazione prima di elencare le potenzialità di ognuno dei soci. Chi sono e che cosa fanno. Proprio per questo Fiorentino ha battuto più volte sul tasto della conquista della zona Champions, traguardo minimo ma fondamentale per limmagine e per il bilancio. «Dovete lavorare di più», frase che ha un po sorpreso i calciatori. Ma il messaggio probabilmente era allunità di intenti, pure tra squadra e Banca: dare il massimo in campo, proprio come ha fatto UniCredit per scegliere lacquirente giusto.
Allinizio della mattinata, invece, breve riunione di Ranieri con i giocatori, per esaminare al video gli errori della gara di mercoledì sera, e a seguire allenamento. In contemporanea un cda giallorosso, abbastanza vivace. I calciatori, dopo la doccia, hanno aspettato mezzora Fiorentino, impegnato a quattrocchi con la Sensi. Che, a quanto pare, si sarebbe sfogata con linterlocutore: secondo lei, la Roma avrebbe meritato una quotazione di prezzo più alta. Ma gli ultimi risultati della squadra danno poca forza alla sua tesi.
Fuori i tifosi cercano ancora spiegazioni dai giocatori per il crollo di questi giorni. Cè chi urla e chi si accontenta di una parola di conforto. Ranieri, prima di andare a casa, è passato a salutare Fiorentino che si era trattenuto con i dirigenti. Per ora un arrivederci.