Quattro partite per rinascere

25/02/2011 10:33

Domenica c’è il Parma e ci rista persino Montella con . Manca Batistuta (Di Vaio l’abbiamo appena incontrato) e magari finisce 3-1. Non si tratta di vincere il tricolore ma di prendersi la seconda urgente necessaria obbligata vittoria consecutiva per continuare a stare lì, a un passo e mezzo dal quarto posto. La Lazio va a Cagliari, magari deve restituire il favore (involontario certo, involontario per carità) fatto l’anno scorso da Cellino ai laziali sull’orlo naturale della serie B. Vincere è un obbligo persino morale nei confronti dei tifosi per tutto quello che hanno visto e, soprattutto, per tutto quello che non hanno visto dare dai giocatori. Vincere è importante per andare a Lecce, un’altra squadra che porta un nome che è impresso forte nella nostra storia. Vincere è sempre troppo poco per cancellarlo. Quel giorno c’è pure Lazio-Palermo, un mezzo scontro diretto. Vincere è fondamentale anche per andare poi là. Vedersela.Giocarsela. Riprovare veramente a volare. Donetsk, Shakhtar, in un posto che una volta era solo di minatori adesso di una squadra che un paio d’anni fa ha vinto in Europa, che è arrivata nel giron-gironcino sopra l’ sempreverde di Wenger, l’ di Hornby che ha battuto proprio lo stesso giorno della rovina romanista all’Olimpico 2-1 il .

Vuoi vedere che Ranieri c’aveva quasi ragione a dire che ’sti ucraini valgono il ? Ovviamente no. O fosse pure sì, due gol in più di loro lì, si possono e si debbono provare a fare. A quel punto sì che la stagione sarebbe rivoltata un’altra volta. Prima della passerella con la Laazio.