Roma, pieni poteri a Montali

23/02/2011 09:24

UFFICIALITA’ - Ufficial­mente la nuova carica, che Montali aspettava da tempo, arriverà oggi. E' solo il primo passag­gio per arrivare alla qualifica di direttore ge­nerale, per la quale è previsto il potere di fir­ma e, per una società quotata in Borsa, la con­vocazione del Consiglio di amministrazione. E' prevista una conferenza stampa, che aprirà un nuovo modo di lavorare anche a livello mediati­co all'interno della Ro­ma. Con i pieni poteri Montali potrà agire, in accordo con Montella e con i dirigenti dell'area tecnica, per dare una svolta alla gestione della squadra.

La promozione di Montali è stata forte­mente voluta dal futuro proprietario DiBenedet­to e da Unicredit. In questo modo la banca ha inteso dare un segnale di continuità anche per il prossimo anno. Montali con i vertici di Unicredit ha già posto le basi per un rinnovo del contratto di due anni, oltre a quello in corso. L'ex coordinatore generale, i cui rapporti con il presi­dente Rosella Sensi si sono raffredda­ti molto negli ultimi tempi, sarà il re­sponsabile della struttura societaria anche con l'ingresso degli americani. Tra i provvedimenti presi in queste ultime ore c'è anche quello di non con­sentire più ai giornalisti di viaggiare con il charter della squadra nelle tra­sferte nazionali.

CESSIONE - Intanto gli av­vocati della banca conti­nuano a lavorare con lo , che rap­presenta DiBenedetto e company, per mettere a punto il contratto defini­tivo di acquisto della Roma. Sembra però che l'eventuale mancata partecipazione della squadra giallorossa alla prossima possa far ridur­re gli investimenti degli americani previsti origi­nariamente. Questo si­gnificherebbe che la banca dovrà intervenire in modo più massiccio per la ricapitalizzazione.

SINDACO - Gianni Ale­manno, sindaco di Ro­ma, è tornato ieri a par­lare della questione le­gata alla cessione della società giallorossa: « La cordata americana è forte, credibile, ha gran­de profilo internaziona­le » . Il primo cittadino della Capitale ha parlato a margine degli Stati ge­nerali della à di Ro­ma.