14/02/2011 10:32
Già negli spogliatoi dellOlimpico cera stato un duro confronto tra Ranieri e alcuni giocatori. Ieri, mentre una quarantina di tifosi contestavano duramente squadra e (soprattutto) allenatore, la miccia è riesplosa. «E vero non corriamo, non siamo ordinati. Io provo a dare tutto, ma i problemi sono evidenti», ha dichiarato Riise alluscita del Fulvio Bernardini. Di fronte a lui una scritta sul muro: «Indegni» mentre a pochi metri Francesco Totti incontrava una delegazione composta da 5 tifosi.
Il capitano ha garantito il massimo impegno, ma ha anche ammesso che «qualcosa non va». Con Ranieri? Probabile. Un confronto inedito che dipinge limmagine una società debole, assente, costretta ad affidarsi al suo capitano per arginare e confrontarsi con poche decine di contestatori.
Era lontana da Trigoria, invece, Rosella Sensi. Del resto ciò che doveva dire lo aveva detto sabato (e i toni non erano stati certo sereni) ai suoi dirigenti nellimmediato dopo partita. La sfuriata non è bastata per imporre un ritiro punitivo, ma il clima da fine di unera ormai si percepisce in ogni angolo di Trigoria.
«Ora però pensiamo alla gara di Champions (mercoledì arriva lo Shakhtar, ndr) e non a chi resta o a chi no alla Roma», ha detto Montali, lunico dirigente con il futuro assicurato. Mentre DiBenedetto e soci, dopo aver assistito alla prestazione di sabato sera, hanno fugato ogni dubbio: Ranieri non sarà lallenatore del futuro.