Roma, Ranieri alle corde

14/02/2011 10:32



Già negli spogliatoi dell’Olimpico c’era stato un duro confronto tra Ranieri e alcuni giocatori. Ieri, mentre una quarantina di tifosi contestavano duramente squadra e (soprattutto) allenatore, la miccia è riesplosa. «E’ vero non corriamo, non siamo ordinati. Io provo a dare tutto, ma i problemi sono evidenti», ha dichiarato Riise all’uscita del . Di fronte a lui una scritta sul muro: «Indegni» mentre a pochi metri incontrava una delegazione composta da 5 tifosi.



Il capitano ha garantito il massimo impegno, ma ha anche ammesso che «qualcosa non va». Con Ranieri? Probabile. Un confronto inedito che dipinge l’immagine una società debole, assente, costretta ad affidarsi al suo capitano per arginare e confrontarsi con poche decine di contestatori.



Era lontana da Trigoria, invece, Rosella Sensi. Del resto ciò che doveva dire lo aveva detto sabato (e i toni non erano stati certo sereni) ai suoi dirigenti nell’immediato dopo partita. La sfuriata non è bastata per imporre un ritiro punitivo, ma il clima da fine di un’era ormai si percepisce in ogni angolo di Trigoria.



«Ora però pensiamo alla gara di (mercoledì arriva lo Shakhtar, ndr) e non a chi resta o a chi no alla Roma», ha detto Montali, l’unico dirigente con il futuro assicurato. Mentre DiBenedetto e soci, dopo aver assistito alla prestazione di sabato sera, hanno fugato ogni dubbio: Ranieri non sarà l’allenatore del futuro.