Sette gol, zitti e a casa. Ed è ancora "Oh siiii"

20/02/2011 11:31



A godersi lo show sono stati così i soli giornalisti, in un silenzio insolito per chi conosce il tifo caldo che accompagna le gare della Primavera, che alla vigilia aveva parlato di questo derby come di una «partita fondamentale», recupera Antei al centro della difesa, affiancato da Sebastian Mladen, rientrato da Bucarest venerdì sera, visto che il prestito al Rapid è saltato per un intoppo burocratico. In avanti, si rivede Dieme, schierato largo a destra, con Caprari dirottato dalla parte opposta e Piscitella inizialmente in panchina. Risponde Bollini con il solito , con Barreto al centro dell’attacco e Capua . Non passano dieci minuti, però, che il tecnico deve rinunciare al centrale Campoli, vittima di un infortunio muscolare, ed è costretto a ridisegnare la squadra arretrando Adeleke sulla linea dei difensori. La Roma rischia grosso al 12’, quando Barreto, solo davanti a Pigliacelli, spara a lato, ma si riscatta un minuto dopo: batte velocemente una punizione sulla trequarti sinistra, palla a Caprari e fulminante all’incrocio. Il raddoppio arriva già al 25’, quando su angolo di Viviani, Mladen rimette in area di testa e sulla palla arriva Antei in spettacolare mezza rovesciata, che di batte Berardi. Da applausi. La Roma insiste, trascinata da un Caprari imprendibile: al 37’ va via a Capua e mette in mezzo un cross basso che Ciciretti, appostato sul secondo palo, deve solo appoggiare in rete.La Lazio è frastornata ma torna pericolosa nel finale con Ceccarelli, traversa su calcio di punizione, ribattuta sui piedi di Zampa, che non trova la porta.



La ripresa ricomincia ancora da Ceccarelli, che al 12’ accorcia le distanze approfittando di un buco della difesa romanista. A rimediare ci pensa - indovinate? - Caprari, che chiude una bella azione Sabelli-Ciciretti con un  dal limite dritto nell’angolino. Passano quattro minuti e Politano (subentrato a Ciciretti al quarto d’ora) triangola bene con
, buca la difesa laziale e scarica sul secondo palo un sinistro glaciale. Finita? Macché. C’è gloria anche per Pigliacelli, che al 20’ respinge il rigore concesso (generosamente) per un contatto Sabelli-Ceccarelli: dopo una discussione con Zampa, sul dischetto va lo stesso Ceccarelli, sinistro a incrociare deviato in angolo da un grande intervento di Pigliacelli. A quel punto la Roma dilaga: al 22’ Denè mette giù Dieme in area, l’arbitro concede il rigore e capitan  spiazza Berardi con un sul primo palo, mentre poco prima della mezz’ora ancora scambia con Montini, tocco largo per Dieme, aggancio e pallonetto da posizione angolata che gira quel tanto che basta da beffare Berardi infilandosi sotto la traversa. Tanta roba. Tantissima.