26/02/2011 10:58
Se qualche speranza di evitare unaltra primavera da guardoni delle prodezze altrui in tv resiste ancora, il ko con eliminazione del Napoli ha invece ufficializzato il sorpasso nel ranking Uefa che temevamo da inizio stagione. Avevamo chiuso il 2009/2010 terzi per un pelo, conservando 4 posti nella prossima Champions soltanto grazie al successo dellInter sul Bayern nella finale di Madrid. Ora la Germania è passata davanti, già irraggiungibile con quei 8,122 punti di vantaggio che rischiano realisticamente di aumentare entro maggio. Leffetto concreto è un altro pugno nello stomaco per lItalia del calcio, già provata dal fallimento dellultimo Mondiale affrontato da campione: nel 2012/2013 manderà soltanto tre club in Champions. Con il serissimo rischio di recuperare eventualmente il quarto chissà quando perché Inghilterra, Spagna e Germania è dal 2007/2008 che racimolano vantaggi cospicui sul nostro calcio in calo.
Cera una volta lItalia padrona: prima nel ranking Uefa (che contabilizza i risultati delle 5 stagioni più recenti) dal 1986 al 1999, con leccezione del 2˚ posto del 1990. Poi, dal 2000, ha cominciato a vincere poco (3 Champions) e soprattutto a snobbare pesantemente la Coppa Uefa, poi diventata Europa League. Non scendeva sotto il 3˚ posto dal 5˚ del 1984, quasi preistoria. Ora, per riagganciarsi alle locomotive dEuropa, avrebbe bisogno di collezionare almeno due annate consecutive ad altissima velocità. Roba da fantacalcio, visto il trend. Intanto, sa già che con ogni probabilità il prossimo settembre ripartirà con più di 10 punti di distacco da tedeschi e spagnoli e quasi 20 dagli inglesi. Con la Francia, oggi quinta, sempre più minacciosa.
Lunica consolazione è che forse nemmeno impegnandosi a fare peggio di quel poco che sta combinando da tempo, lItalia delle coppe riuscirebbe a scendere più in basso. I tre posti in Champions, infatti, sono garantiti dalla 4ª alla 6ª posizione del ranking: il Portogallo, oggi 7˚ nella proiezione per la prossima stagione, sta a un tranquillizzante -11,5. E pure russi, ucraini, olandesi, greci e turchi negli ultimi anni hanno mediamente raccolto meno di noi. Colpa delle tre nazioni leader: hanno tante squadre che corrono troppo forte. Lo stanno facendo anche questanno.