30/03/2011 12:37
Dichiarazioni che peraltro rispecchiano ciò che pensa chiunque entri nellOlimpico per vedere una partita di calcio: si vede male, il pubblico è lontano dal campo. «Io non recrimino sulla qualità dellOlimpico ha tuonato ieri Claudio Lotito - un impianto che il Coni ha reso a norma, che per lUefa è a cinque stelle. Da un punto di vista pratico denigrarlo non ha senso. Se non ci fosse lOlimpico Roma e Lazio dove andrebbero a giocare? È chiaro che lOlimpico non incarna per una squadra di calcio la possibilità di uno sviluppo commerciale. Ma questo è un altro problema». Già, lui non recrimina. Sentite cosa diceva, invece, il 15 novembre 2005, mentre annunciava di essere in grado di costruire un nuovo stadio per la Lazio in due anni e mezzo: «Sono passati i tempi in cui lalternativa allo stadio per un tifoso era la radiolina, oppure salire sulla montagnola con un binocolo. Oggi lalternativa è restare a casa, non essere sottoposto a disagi e avere maggiore sicurezza. Nel caso ci fosse uno stadio più comodo il tifoso opterebbe per questa soluzione ». LOlimpico, nel frattempo, è sempre lo stesso, ha giusto i seggiolini un po più blu e qualche posto in meno.
Però per Lotito è scomodo solo quando lo stadio di proprietà vuole farselo lui. Lo ha «denigrato» talmente tante volte al punto che il 20 giugno 2007 il presidente del Coni Gianni Petrucci, presentando i lavori di ristrutturazione dello stadio, sbottò: «Spero che Lotito corregga quel modo di parlare come se lOlimpico fosse un peso». A dire il vero, però, il presidente che ha perso 5 derby consecutivi non è il solo a cambiare idea. Lo ha fatto proprio lo stesso Petrucci, che laltro ieri è saltato sulla sedia dopo aver sentito le parole di DiBenedetto. «Rispetti la storia. Non sente il rumore? Basta avere 75mila spettatori ». Eppure Petrucci dovrebbe sapere che 75mila spettatori la Roma non li fa più da un bel po. Chissà, magari li farà il Golden Gala di atletica leggera... Neanche poco tempo fa però, per la precisione il 7 novembre 2009, a precisa domanda Petrucci rispondeva così: «Se Roma e Lazio vogliono costruire un impianto di proprietà, non siamo contrari, tuttaltro: sappiamo come sfruttare lo stadio Olimpico. Da un grande concerto, ad esempio, ricaviamo di più che da una partita della Roma o della Lazio». E in effetti un piano il Coni ce lha già: più concerti, partite della Nazionale di calcio, Sei Nazioni di rugby. E allora, che problema cè?