31/03/2011 09:47
La cravatta lasciata in albergo, un sorriso non più nascosto da teli o teloni, la voglia di respirare una città che ha definito wonderful ( e come poteva essere altrimenti?), il divertimento per linseguimento che su moto e motorini hanno messo in piedi fotografi e giornalisti per non perdersi neppure un attimo della giornata del prossimo presidente della Roma. Mister Tom è apparso rilassato e sereno, soprattutto a tutti quelli con cui ha avuto a che fare in questi suoi primi giorni romani, la security e il personale dellAldovrandi, ha dato la netta sensazione di una persona gentile, disponibile, alla mano, che mastica già un po di italiano che comunque capisce meglio di quanto lo parli. Ma ci sarà tempo per migliorarlo. E mister Tom è intenzionato a fare in fretta, lo vuole studiare e imparare in fretta perché lui è uno abituato a fare le cose per bene. Per dirne una: nei mesi scorsi, quando progressivamente stava prendendo corpo la possibilità di acquistare la società giallorossa, il suo ufficio stampa personale, lo ha fornito di tre Bignami così composti: uno sulla storia della Roma, i presidenti, i dirigenti, le vittorie, i momenti principali; il secondo con tutti i principali giocatori (con tanto di foto) della storia giallorossa con relativi numeri sulla loro carriera; il terzo sul calcio italiano ed europeo, presidenti di Federazioni e Leghe, principali esponenti dei club italiani e stranieri. Mister Tom sembra che li abbia metabolizzati alla perfezione.
Ma torniamo alla sua giornata da un americano a Roma. Dopo due giorni intensissimi di lavoro, ieri mattina il breakfast è stato spostato di qualche ora, solo poco prima di mezzogiorno è salito sullauto, protetto dalla security, per cominciare il suo giro per la capitale, trovando un regalo lasciato da un tifoso, la maglietta con la manita in ricordo dei cinque derby consecutivi vinti. La prima tappa è stata la basilica di Santa Maria Maggiore dove ha visitato il museo storico e si è incontrato con il Cardinale Bernard Francis Law, suo amico, in passato arcivescovo di Boston, dal 2004 Arciprete di Santa Maria Maggiore. Dopo è cominciato un lungo giro tra le bellezze di questa città, il centro, piazza del Popolo, piazza di Spagna, i Parioli, Prati, «wonderful » . Poco prima delle quattordici è rientrato in albergo. Per riuscirne dopo le diciassette e dirigersi nella residenza privata, Villa Taverna, dellambasciatore americano David Thorne con il quale ha avuto un prolungato incontro. Al termine è risalito in auto e si è diretto verso lo studio Tonucci dove è rimasto dalle diciannove alle ventidue. Altre tre ore di full immersion nella questione Roma.