30/03/2011 12:56
È un momento storico per la Roma ma anche per il calcio italiano, che presto vedrà sbarcare i primi proprietari stranieri in un mondo conservatore e con sospetti di xenofobia, vedi le simpatiche esternazioni del ministro La Russa che aveva identificato DiBenedetto con Totò. Alle 23.30 è arrivato il comunicato congiunto Italpetroli, Unicredit e DiBenedetto As Roma Llc che comunica come era stato richiesto anche dalla Consob lo stato delle trattative. Le negoziazioni, durate due giorni, «hanno portato alla definizione dei termini fondamentali delloperazione di acquisizione della partecipazione di controllo di AS Roma S. p. A.» . Fuori dal burocratese, significa che ci sarà una società partecipata (Newco) da DiBenedetto e da UniCredit e che la banca potrà poi cedere una parte della propria quota ad altri investitori strategici italiani. La stesura delle versioni definitive degli accordi prenderà almeno due settimane, ma laccordo è fatto.
Quando Thomas Di-Benedetto tornerà a Roma, lo farà per diventare a tutti gli effetti il nuovo presidente. È stata la conclusione di una giornata simile al cielo di marzo, con la pioggia (voci incontrollabili che la trattativa fosse saltata) e il sole (lannuncio con dieci ore di anticipo, su un importantissimo sito Internet, della firma dellaccordo). La piazza romana non avrebbe sopportato altri giorni di incertezza. Ora, dopo due giorni nel bunker a cinque stelle di via Pinciana, si può cominciare a pensare a quello che più sta a cuore ai tifosi della Roma: il futuro della società e della squadra. DiBenedetto vuole Franco Baldini (direttore generale), Walter Sabatini (direttore sportivo) e Carlo Ancelotti (allenatore). Unicredit chiede un posto per Gian Paolo Montali, suo uomo di garanzia, che ha traghettato con capacità la barca nellinterregno.
La novità, tra gli amministrativi, è limpennata delle quotazioni della. d. del Lecce, Claudio Fenucci. I nomi per far sognare i tifosi sono tanti: Buffon, Lugano, Podolski, Mascherano e uno tra Pastore e Sanchez. Il timore, invece, è perdere tre di questi quattro: Mexes, Menez, Borriello e De Rossi. Bisognerà trovare il giusto equilibrio tra sentimento, progettualità e rispetto del fair play finanziario voluto da Michel Platini. Ieri si è fatto vivo anche larchitetto Guido Zavanella, che aveva preparato il progetto dello stadio della Roma per la famiglia Sensi. Ha fatto capire che, se si vogliono affrettare i tempi, cè una soluzione chiavi in mano. Sarà interessante capire se DiBenedetto aspetterà come Godot la legge sugli impianti, arenata in Parlamento, o farà come la Juve, che lo stadio se lè costruito da sola, in accordo con il Comune di Torino.