14/03/2011 09:50
Il capitano giallorosso ha rinverdito una vecchia maglia che dopo il primo gol su calcio piazzato ha sventolato in direzione della moglie, Ilary: «Sei sempre unica». Se la signora è unica, Totti è stato altrettanto unico, immenso, bravo a non perdere la testa anche quando ha rischiato di perdere lincolumità fisica.
Accanto all«unico», Vincenzino Montella, che ha avuto il merito di mandare in campo una squadra equilibrata, restituendola al suo regista, Pizarro, e quindi a un gioco smarrito negli ultimi due anni, al di là dei risultati, che non sempre sono frutto di gioco. «Il derby lha vinto la squadra che lo ha meritato di più», ha detto Montella. Ed è stato bravo, il tecnico, a sottolineare un particolare non trascurabile: «La Roma non ha concesso un tiro in porta». Ed è su questo particolare che dovrebbe riflettere Reja, precipitato anche nello stile dicendo che quando cè rissa «cè sempre Totti».
La Lazio resta 2 punti avanti alla Roma, ha il dovere di credere come prima del derby alla Champions. Ma deve mettere da parte la paura trasmessa dal tremebondo Reja, il quale, purtroppo per la Lazio, non è da piani alti e questa squadra nelle sue mani sembra un lusso. La Roma non ha risolto tutti i problemi, ma ha un allenatore giovane che ha restituito entusiasmo, perché ha entusiasmo. La strada è ancora in salita, ma almeno per una giorno lasciamoli godere. Non come ricci, come uomini che hanno vinto una battaglia.