08/03/2011 11:15
Assicura pure che leventuale eliminazione a Donetsk non spaventerebbe certo gli americani. «Non è un risultato negativo in Champions che può influenzare una trattativa di lungo periodo. La strategia è confermata e per la città sarebbe un grandissimo orgoglio poter dimostrare che qualcuno allestero ha fiducia in Roma». Tuttavia voci di una stretta ulteriore dei tempi e dellimminenza del passaggio di testimone giungono dalla fredda Ucraina. Quello di stasera sarà, salvo sorprese, lultimo appuntamento europeo per Rosella Sensi. Lultima partita in una competizione Uefa da presidente della Roma. Da oggi in poi, ogni giorno è buono per lo sbarco di DiBenedetto. Qualcuno sostiene che possa essere giovedì. Il manager sa già quale situazione troverà. In questi ultimi mesi ha lavorato per trovare delle sinergie con gli altri tre soci ufficiali, Ruane, DAmore e Pallotta. Ma anche per individuare quali saranno gli uomini della sua Roma. Uno è stato appena fatto direttore operativo: Montali diventerà più avanti direttore generale e si occuperà di definire le strategie del club assieme a DiBenedetto.
Laltro grande dirigente che potrebbe tornare a occupare un posto di spicco nel futuro entourage romanista è Franco Baldini. Fonti vicine al dossier americano sulla Roma confermano quanto già filtrato: lattuale dg della nazionale inglese sarebbe in cima alla lista di DiBenedetto per il ruolo di direttore sportivo. Le stesse fonti smentiscono che possa esserci incompatibilità con Montali. Perché assolveranno a funzioni diverse. E perché tra soggetti di così alto profilo, tra persone profondamente intelligenti, la convivenza non è mai un problema. Pur essendo luomo di fiducia di DiBenedetto, Montali non ha voluto soffermarsi ieri sulla vendita della società. Allaeroporto di Fiumicino, le 8 sono passate da un pezzo, i trolley dei giocatori scivolano verso limbarco, destinazione Donetsk. Il direttore inforca un paio di occhiali da sole. «Non dovete chiedere a me a che punto sia la trattativa. Sono troppo concentrato sullaspetto operativo della situazione. Se i giocatori saranno influenzati? Assolutamente no, è già da tanto tempo che la trattativa è in corso e lunica cosa che conterà è il risultato sportivo che è quello che vogliamo fortemente» Montali preferisce mantenere alta lattenzione della squadra sulla gara con lo Shakhtar: «Andiamo a giocare in Ucraina in una condizione non da favoriti come poteva essere allinizio. Sono cambiate le condizioni, occorrerà una grande impresa», dice. Parla solo lui. Parla più che in veste di direttore operativo, in quella di ambasciatore: «Siamo molto concentrati, dovremo giocare una partita perfetta e ci vorrà molta concentrazione, molta tensione e applicazione. Andremo in Ucraina a dare tuttoil meglio delle nostre possibilità». Da quando la gestione della squadra è passata a Montella, la Roma ha raccolto sette punti in tre partite. «La situazione spiega Montali - è molto favorevole e stiamo lavorando molto bene. Cè ordine e organizzazione allinterno del gruppo tecnico, siamo favorevolmente impressionati dal cambio che cè stato in panchina».
Il direttore ci tiene a sottolineare quanto conti leffetto-Aeroplanino: «Montella ha portato le sue idee e noi vogliamo far sì che questa partituranuova che lui sta scrivendo possa essere messa in pratica il più possibile. Ci sonotante cose che il tecnico ha cambiato. Lui è un giovane saggio, potremmo direun giovane vecchio proprio perché è una persona molto ponderata e attenta ai particolari e che lavora molto sui dettagli. Questa è una cosa che fa la differenza e di cui i ragazzi si sono già accorti». Il direttore crede nellimpresa. «Lunica cosa che conta è quello che faremo domani (oggi, ndr) sul rettangolo di gioco. Ognuno dovrà concentrarsi su quello che deve fare in campo per la squadra. Mettiamo la testa sul campo e tiriamola su alla fine, sicuramente lo spirito che cianima in questa trasferta è cercare la grande impresa. Siamo concentrati solo su domani, poi da martedì sera (stasera, ndr) cominceremo a pensare al derby».