Prandelli, mano tesa a De Rossi

22/03/2011 11:02

LEGGO (E. DE FRANCESCHI) - 
Codice etico, sì. Ma ad orologeria. Nella settimana che conduce a Slovenia-Italia, snodo cruciale sulla via di Euro 2012, Cesare Prandelli aveva deciso di lasciare a casa per la gomitata in e Balotelli per il calcione in Europa League. Ieri il ct azzurro ha rivelato che la punizione vale solo per una giornata, cioè la sfida di venerdì a Lubiana, e che in teoria i due torneranno convocabili per la successiva amichevole di martedì in Ucraina. è acciaccato e rischia comunque di non esserci, mentre SuperMario è abile e arruolabile. «Con il romanista non ho parlato», assicura Prandelli, cercando di dimenticare l’irritazione per le prime frasi del giocatore che aveva parlato di «vacanza dalla nazionale». «Ho sentito però quel che ha detto domenica, mi ha fatto piacere: è il punto da cui ripartire», aggiunge il ct. Diverso il discorso su Balotelli: «Ci ho parlato, ha capito di aver fatto una stupidaggine e mi ha detto: “Mi serve aiuto, perché ogni volta che faccio bene rovino tutto”».

Prandelli è arrabbiato: il 20enne attaccante del Manchester spera sempre più in una chiamata dal Milan, ma si sta giocando gli ultimi bonus, anche in azzurro. «Però non dite che mi sono stancato, come ct devo avere pazienza», precisa. Sulla linea della coerenza, non teme il disaccordo con la squadra. «Buffon dice che ci mancherà l’esperienza di ? Osservazione lecita, Daniele e le sue 50 presenze azzurre non si discutono - fa notare Prandelli -. Ma quel codice l’abbiamo discusso e i giocatori l’hanno gradito. Anzi, hanno cavalcato questa idea». Intanto ieri i due interisti Thiago Motta e Ranocchia, entrambi acciaccati, sono stati visitati dallo staff medico azzurro e non hanno lasciato il ritiro. Qualche preoccupazione in più lo desta il ginocchio del difensore che tra domani e giovedì sarà valutato nuovamente. «Io non ho mai avuto alcun tipo di preoccupazione su possibili polemiche in vista del derby: siamo in nazionale, per una partita importante», sbotta Prandelli, pronto a stoppare qualsiasi velleità di tirare indietro la gamba. «Quanto a Milan-Inter, ho detto a tavola ai ragazzi: parlatene pure, ma fino a domani (oggi, ndr): poi sarà argomento tabù». Non è invece un segreto che Cassano non stia attraversando il periodo migliore al Milan. «Ma non sono preoccupato - la conclusione del ct -. Col Bari è entrato e ha dato il suo apporto, a Palermo non è stato all’altezza, ma come tutta la squadra milanista».