17/03/2011 09:13
IL MESSAGGERO -
Dodicimila duecento cinquanta spettatori per una finale dandata della Coppa Italia Primavera: pubblico daltri tempi se paragonato al deserto delle emozioni e delle presenze dei big, seppur la sfida tra Fiorentina e Roma di spettacolo non ne regali a bizzeffe, tranne le due reti, una per parte: Carraro per i gigliati, Frascatore per gli ospiti. De Rossi parte disegnando bene la squadra, che torna tatticamente allantico con il 4-2-3-1 formato Montella; schema diverso, da quello a quattro mediani ed una punta visto al Viareggio, che pareva aver sortito subito i suoi effetti. Dieme e Caprari iniziano da subito a macinare metri sulle fasce, Ciciretti prova ad ispirare ma Montini è guardato a vista da Camporese. La Fiorentina, messa in campo da Buso con un 4-3-3, spinge invece coi furetti delle fasce Acosty e Carraro e, con gli inserimenti dei centrali di mediana, prova a rendersi pericolosa dalle parti della retroguardia giallorossa ma con poco successo.
Sugli spalti spiccano gli sguardi attenti del ct dellUnder 21, Ciro Ferrara, di Angelo Peruzzi, di Arrigo Sacchi, di alcuni direttori sportivi come Minotti del Cesena, di Mihajlovic e Corvino con alcuni giocatori viola, a seguire da vicino le gesta della squadra che verrà. Animi caldi sulle tribune, con lancio di fumogeni dal settore ospite verso la Maratona viola. Certe scene non vorremmo mai vederle -lamaro commento di Bruno Conti-, figuriamoci in una partita tra ragazzi. Il primo sussulto arriva al 43, ma il diagonale di Montini, servito splendidamente da Caprari, sbatte sul palo a Seculin battuto. La Roma fatica a trovare spazi per la conclusione e la Fiorentina approfitta dellunica grande occasione al 24 della ripresa, con Carraro che con un bel pallonetto supera Pigliacelli, davvero incerto nelluscita: 1 a 0. De Rossi prova a ribaltare il risultato con qualche cambio e la squadra riprende vigore: al 41 del secondo tempo angolo dalla sinistra, errore del portiere viola Seculin e tocco rapace di Frascatore, da pochi passi, per l 1 a 1. Un pari preziosissimo per la Roma, in vista del ritorno del 30 marzo nella Capitale.