Roma, c’è un altro socio

22/03/2011 09:17

CORDATA - La novità più importan­te riguarda la composizione del consorzio americano, che fa capo a Thomas DiBenedetto. Già erano circolate voci nelle scorse settimane, ma adesso sembra sicu­ro l’ingresso di un quinto socio nella cordata. Un altro imprenditore americano, appassionato di sport, con esperienze importanti in questo cam­po negli States. Un personaggio molto potente economicamente, disposto a rilevare per intero il quaranta per cento delle quote che al momen­to restano in mano a Unicredit. Ma visto che il capo riconosciuto di questo consorzio resta Di Benedetto, il quinto socio prenderà dalla banca la stessa quota degli altri componenti la cordata, vale a dire Ruane, Pallotta e D’Amore.

TENTATIVI - L’istituto di credito che a luglio ha af­fidato a Rothschild il mandato a vendere della Roma non è anco­ra riuscito a trova­re un partner ita­liano al quale ce­dere una quota del quaranta per cento che resta inizial­mente a Unicredit. Molti tentativi so­no andati a vuoto, anche se nelle ultime ore si torna a parlare di , proprietario dei terreni di dove potrebbe sorgere il nuovo stadio della Ro­ma. Thomas DiBenedetto sarà il presidente del­la nuova società e ha contatti diretti e quotidia­ni con Paolo Fiorentino, il numero due di Unicre­dit che si occupa del dossier Roma. Il nuovo so­cio conosce bene DiBenedetto, è entusiasta di mettere a disposizione la sua esperienza nel cal­cio italiano. La banca sosterrà il consorzio al suo ingresso nella Roma. Non solo con le ricapitaliz­zazioni già programmate, in qualità di socio di minoranza, ma anche, sembra, finanziando in parte gli investimenti per il potenziamento del­la squadra.

RINNOVI - Il prolungamento del contratto di Perrotta e Cassetti, indicato da Fiorentino e concre­tizzato da Montali, pare sia stato avallato anche da DiBenedetto, che viene informato su qualsiasi decisione da prendere a Trigoria. Diversi pool di avvocati, a comin­ciare dagli studi Tonucci e Gri­maldi, stanno lavorando per arri­vare alla conclusione nei tempi stabiliti, anche se non sarebbe un problema concedere una nuova proroga nel caso ce ne fosse bisogno. Sono ri­spettate tutte le professionalità, c’è il massimo riserbo sull’operazione. Al punto che a pochi giorni dalla firma ci sono poche certezze sul luo­go della firma dei contratti definitivi. Di sicuro il giorno dopo Di Benedetto sarà a Roma.