19/03/2011 10:52
Un gesto subito censurato dalla società giallorossa che ieri era moderatamente soddisfatta dellesito della squalifica che sarebbe potuta arrivare anche a sei turni, considerando anche il fatto che a Donetsk Daniele aveva al braccio la fascia di capitano. Invece, la commissione disciplinare dellUefa ha tenuto conto di tutte le spiegazioni presenti nella memoria difensiva romanista, preparata dagli avvocati Conte e Crespo. Si è tenuto conto delle provocazioni del difensore dello Shakhtar e anche del comportamento di De Rossi nel resto della partita, oltre che del fatto che la Roma e il giocatore hanno ammesso fin da subito la responsabilità. Oggi, inoltre, il direttore operativo Gian Paolo Montali deciderà, insieme ai legali, se fare o meno ricorso: la Roma sembra orientata ad accettare la decisione dellUefa, ma aspetta di avere tutte le carte in mano per poter prendere una decisione definitiva.
Di certo ci sono due cose: il fatto che De Rossi sarà multato, come previsto dal regolamento di Trigoria, e che sconterà la squalifica nella prossima edizione della Champions a cui prenderà parte. Se, ad esempio, la Roma dovesse arrivare quarta, salterebbe il doppio turno preliminare ed, eventualmente, la prima partita della fase a gironi. Altra cosa che pare ormai sicura è lassenza di Daniele dalla lista dei convocati per le partite che la Nazionale giocherà venerdì prossimo a Lubiana contro la Slovenia - valida per le qualificazioni ad Euro2012 - e per la successiva amichevole di Kiev con lUcraina. «Pazienza, non mi farà schifo riposare. La mancata convocazione la prenderò come un premio» aveva ammesso De Rossi dopo il derby, ancora prima di essere contattato telefonicamente da Cesare Prandelli. Il ct è molto severo sul codice etico adottato appena si è insediato a Coverciano e lo stesso metro verrà utilizzato per Balotelli anche se, filtra dal club azzurro, il calcio del giocatore del Manchester City viene considerato un atto diverso - e più grave - rispetto a quello di De Rossi. Il quale, va ricordato, è stato comunque provocato per più di 90 minuti contro lo Shakhtar, come ammesso anche dallo stesso tecnico degli ucraini Lucescu