07/03/2011 11:34
Un viaggio che per Sabelli, diciottanni da due mesi, ha il sapore della rivincita, visto che lo scudetto lha festeggiato in equilibrio sulle stampelle per colpa della frattura al piede che laveva costretto a saltare le final-eight, oltre ai primi due mesi di campionato Primavera. È rientrato a metà novembre contro il Napoli e da allora non è più uscito. Non solo, ma il tecnico Alberto De Rossi lo ha sempre schierato titolare lasciandolo in campo per tutti e novanta i minuti. La fascia destra è ormai di sua competenza esclusiva e ora che a Montella serviva un terzino di riserva non poteva che toccare a lui. Stefano era stato aggregato alla prima squadra in allenamento già a novembre e poi ancora una decina di giorni fa insieme a Caprari e Viviani, unico dei tre a essere convocato. Sabelli ha aspettato, sapeva che prima o poi sarebbe toccato anche a lui. Arrivato alla Roma a dodici anni, è solo due stagioni fa che si trasforma definitivamente da centrocampista in terzino destro, ruolo che gli consente di sfruttare al meglio una velocità da scattista conservando la precisione millimetrica nel lancio. Protagonista di una straordinaria stagione con gli Allievi di Stramaccioni, Sabelli è stato anche lunico 93 a essere convocato in Nazionale lo scorso anno: succede a febbraio, quando il ct Pasquale Salerno lo convoca per uno stage con lUnder 18, nonostante sia un anno sotto età. Under 18 che ha ritrovato meno di un mese fa, insieme ad altri quattro romanisti (il portiere Pigliacelli e gli attaccanti Piscitella, Caprari e Ciciretti). Oggi è pronto al grande volo.