Un derby da riscatto

11/03/2011 10:44


E sì perché, classifica alla mano, se la Lazio dovesse vincere farebbe un salto importantissimo verso l’Europa che conta, ma soprattutto taglierebbe fuori dalla corsa i cugini giallorossi, che finirebbero a 8 punti dal quarto posto (in mano proprio ai biancocelesti) con 9 partite da giocare e un morale sotto le scarpe. Al contrario un successo della Roma, che per calendario gioca in casa, rilancerebbe i ragazzi di Montella verso un finale di stagione in cui è fondamentale raggiungere il traguardo della e in cui è ancora in ballo la Coppa Italia.

La Lazio sembra la squadra più in forma e, si sa, questo nel derby spesso non vale. La Roma sembra sulla carta più forte e, si sa, anche questo nella stracittadina non conta. Il derby è una partita a sé, in cui i pronostici sono destinati ad essere ribaltati. In cui i nervi saldi vincono sulla classe, la grinta batte la tattica, il cuore ha la meglio sul cervello. Spesso è così, soprattutto nella à Eterna.

Per la Roma è un derby dalla vigilia anomala: ancora ieri le radio e i tifosi parlavano soltanto del ko in , di Montali, degli americani e di fuori forma. Raramente, di giovedì, l’imminente derby è stato così poco sentito. Potrebbe però essere un vantaggio: la lunga attesa della sfida, a volte, logora troppo. La Lazio di Reja, invece, ha la serenità di chi sa di star bene ma anche la tensione e i fantasmi dei quattro derby consecutivi persi: i biancocelesti non battono i cugini dall’11 aprile 2009 quando si imposero per 4-2 grazie a un avvio shock con reti di Pandev e Zarate nei primi 3 minuti. Tra sfottò, scaramanzie e adrenalina che cresce, un’intera à si appresta a vivere il suo rito.