Comunicazione, è polemica

23/04/2011 11:26

Parole che mettono nero su bianco una sorta di vuoto di potere di cui la squadra, in questa stagione sfortunata, ha risentito più del dovuto. Al termine dell’incontro di Montella con i giornalisti, Montali convoca tutti e spiega: «Vorrei dirvi che io mi sono preoccupato di vedere se ci fosse un altro canale che si occupasse della nostra comunicazione. Mi è stato riferito che nessuna persona con nessun titolo e nessuna delega può parlare a nome di chi lavora per la Roma, e neanche per il nuovo presidente. Quindi per quanto riguarda la nostra comunicazione, il punto di riferimento è il nostro ufficio stampa. Chiunque parli anche a nome del futuro presidente non è una fonte ufficiale. Quello che ho saputo - ha aggiunto Montali - è che il futuro presidente non è contento di questo. Non c’è un secondo canale parallelo a quello ufficiale».

Senza mai citarla, il direttore operativo si riferisce a Open Gate Italia, la società che, durante questo periodo di trattative, si sta occupando della comunicazione del futuro presidente, DiBenedetto, e delle persone che gli sono accanto. Camiglieri e soci però erano a Boston quando, una settimana fa, c’è stata la conferenza stampa che annunciava il raggiungimento dell’accordo. Questo viene fatto notare a Montali, che replica: «Io ho un foglio scritto in cui viene confermato tutto quello che vi sto dicendo. Ho delle direttive ben precise». Fine della questione, almeno a Trigoria. Visto che poi, su radio e siti Internet, le parole del direttore operativo creano piuttosto scalpore. Da Open Gate però, ufficialmente, non arrivano commenti o risposte alle parole di Montali. E non arriveranno neanche nelle prossime ore