04/04/2011 10:55
GASPORT (A. CATAPANO) -
Doveva essere una festa. Con le bandiere americane, le parole di DiBenedetto già finite negli striscioni della Sud: «La Roma è una principessa, fanne una regina» , diceva uno. Sarà per la prossima volta, perché ieri lunico re è stato Marco Storari, un gigante. E, ormai, il peggior incubo dei romanisti. Insultato, sbeffeggiato, fischiato. E più lo fischiavano, più quello parava. Mostruoso lintervento su Totti. A proposito, doveva essere pure la sua festa. «Sventola alta la nostra bandiera, Francesco leggenda vera» , il messaggio di auguri della Tevere.
Celebrato per i 201 gol, «per adesso...» , laltro augurio della curva. Totti ci ha provato, si è incaponito, ha perso la sfida con Storari. Una serata maledetta, lo testimoniano pure la traversa di Menez e linfortunio a Mexes: un movimento sballato, una giravolta e una distorsione al ginocchio sinistro. Oggi si valuterà la gravità. Per Rosella Sensi, più che una festa, poteva essere un commiato più dolce: dallOlimpico, dalla sua gente, dalla sua Roma. Anche se lei ha sempre detto che «allo stadio continuerò ad andare» , al prossimo appuntamento, contro il Palermo il 16 aprile, potrebbe arrivarci da semplice tifosa.