Festa amara per Totti, 60mila delusi e il mistero delle interviste Sensi-DiBenedetto

04/04/2011 13:34

 

TUTTI PER TOTTI - Ne esce vittoriosa la compagine bianconera che, infarcita di ex romanisti (Aquilani, Pepe, Delneri, Storari, Toni), subisce un primo tempo di fantasia giallorossa messa all'angolo grazie alle parate del vice-Buffon per poi salire in cattedra nella ripresa con Krasic e Matri. L'Olimpico ha seguito col cuore in gola, nel pieno stile di una partita che da anni rappresenta un classico mix tra sport e rivalità. Puntigliosi controlli agli ingressi, nessun incidente di rilievo, la Sud romanista dedica il suo ringraziamento a per i 201 gol in serie A. Dagli spalti si leva lo striscione "18 anni d'amore…e so 201 Capità". Il riceve anche il tributo dello speaker e ringrazia con un cenno di saluto.

 

MINI-RISSA - Le tribune sono quasi piene come ai vecchi tempi, producono un effetto visivo di grande impatto, ribollono di entusiasmo e adrenalina. Un po' troppa quando, appena dopo il 2-0 bianconero, nella "borghese" tribuna Monte Mario scoppia una rissa tra tifosi di opposte fazioni: in un mix di insulti, minacce e spinte, è necessario l'intervento di una decina di steward. Dopo cinque-dieci minuti di schermaglie, con il battibecco che si estende ad alcuni tifosi delle file superiori, i supporters vengono separati e allontanati. Andando a riempire le fila, sempre più abbondanti, di chi abbandona lo stadio anzitempo.

BANDIERE E MICROFONI - Sugli spalti ci sono tanti vip: dall'affezionatissimo Claudio Amendola al ministro Matteoli, passando per Rosella Sensi e Andrea Agnelli. La Tribuna Autorità esibisce la consueta passerella di nomi noti, tra i quali mancava solo lui, Thomas Richard DiBenedetto. Il futuro presidente giallorosso, come da copione, è partito poche ore prima per far ritorno negli States, ma l'imprenditore americano (annunciato allo stadio da qualche bandiera a stelle e strisce) c'è stato col cuore a tal punto che, con una rapidità degna del miglior lancio d'agenzia, ha fatto recapitare le proprie dichiarazioni nel post partita, ritagliandosi con forza il suo spazio nel mondo romanista.

 

DALL'AMERICA - "Bisogna immediatamente dimenticare la partita di stasera e guardare avanti, sono convinto che i ragazzi saranno in grado di recuperare i 6 punti che mancano per la , nostro traguardo fondamentale". Lo Zio Tom invita a non fare drammi ma, avverte: "adesso tocca ai giocatori dimostrare il nostro valore". Le parole del tycoon fanno il giro dell'Olimpico: dalla sala stampa alla mixed zone dove, guarda caso, c'è Vincenzo Montella ai microfoni di Sky Sport. L'inviato Angelo Mangiante gli legge l'sms con le dichiarazioni di DiBenedetto e l'aeroplanino, alquanto imbarazzato, si assesta sulle posizioni del presidente o aspirante tale. "E' quello che penso anche io al di là di chi lo ha detto". Ecco, appunto.

 

SILENZIO SENSI - La circostanza è strana. Anche perchè nei corridoi dell'Olimpico erano abituati ad ascoltare altre dichiarazioni post-gara come, ad esempio, quelle dell'attuale presidentessa Rosella Sensi che però domenica sera è uscita senza dire una parola. Il suo silenzio ha fatto riflettere e, secondo Radio Radio, sarebbe stato imposto alla primogenita Sensi in virtù di un "più vasto accordo a cui ha dovuto sottostare" secondo il quale Rosella "non può parlare di Roma per i prossimi due anni". Un bavaglio strano e misterioso, figlio di una querelle societaria sempre più complessa, che si aggiunge alla serata storta di e compagni.