07/04/2011 11:08
Ora, a un anno dalla scadenza del contratto e con un rendimento ancora al di sotto dei suoi livelli, la valutazione di De Rossi è scesa: venderlo a 30-35 sarebbe un ottimo affare. Ma pure un bel rischio. I futuri dirigenti Baldini e Sabatini sono contrari al sacrificio di De Rossi: il danno sarebbe «ambientale» ma soprattutto tecnico. Parola al giocatore, ancora sommerso dai dubbi. Un ruolo fondamentale può giocarlo il padre, allenatore della Primavera e anche lui in attesa di definire il futuro. Rinnovare la fiducia ad Alberto De Rossi può essere la mossa giusta per convincere Daniele.
Su Mexes, invece, non cè più niente da fare. «Sono più per andare via che per rimanere - ha ammesso il francese uscendo da Villa Stuart dove gli è stato ricostruito il crociato - il Milan? Probabilmente andrò lì. Sono scelte di vita, anche se sono molto legato a Roma, devo pensare a me stesso e fare la cosa migliore». Dopo sette anni in giallorosso la cosa migliore per lui si chiama Milan: contratto da oltre 4 milioni netti a stagione e nuova sfida professionale. Menez lo è andato a trovare in clinica e gli ha fatto eco. «Non so se il mio rapporto con la Roma continuerà» mugugna il parigino, reduce da unaltra discussione con Montella: «Ma con lallenatore è tutto chiarito». Il futuro, invece, non è chiaro per niente: anche lui è in scadenza nel 2012 e ha deciso di prendere esempio dal suo amico Philippe. Dove andrà? In Italia cè la Juventus, in Francia tanti club che lo hanno riscoperto dopo la chiamata di Blanc in Nazionale.
Su Vucinic la Roma ha più margine decisionale, visto che il suo contratto scade nel 2013. Ai primi punti dellagenda di Sabatini cè comunque un incontro con il suo manager. Mirko ha chiesto di partire, andrebbe volentieri allInter che lo tenta da parecchio o in Inghilterra, ma un progetto stimolante (e un ritocco allo stipendio) può fargli cambiare idea. In caso contrario, la sua cessione può fruttare una ventina di milioni utili per convincere il Palermo a cedere Pastore nonostante Zamparini si dica «infastidito da queste voci» mentre il procuratore non nega i contatti con Sabatini. Tra i «big» indecisi cè pure Juan, che lunedì insieme a Cassetti si è sottoposto alla seconda razione dei «fattori di crescita» dal professor Castellacci per risolvere i problemi al ginocchio. Il Flamengo è pronto a riportarlo in Brasile grazie a un pool di sponsor, ma Juan aspetta la Roma: vuole sentirsi importante. Come Vucinic.