17/04/2011 11:54
Il Palermo veniva da quattro ko in trasferta e, se vogliamo, per un bel po' si è capito anche perchè. Squadra un po' fragilina, anche se a tratti elegante, con una difesa che sbanda quasi quanto quella della Roma. Ma dopo essere stato graziato più volte dai romanisti, ha infilato due contropiede perfetti e così è tornato finalmente a vincere, illuminato non tanto da un Pastore molle ed evanescente, quanto da un Pinilla strepitoso, che si è guadagnato un rigore ( inesistente) e poi ha regalato due assist perfetti ad Hernandez.
PRESUNTI CAMPIONI - Per la Roma questa sconfitta, la seconda di fila all'Olimpico, è di una gravità inaudita, ma forse può aiutare a chiarire le idee agli americani. Non tutti i mali vengono per nuocere, è arrivato davvero il momento di cambiare faccia alla squadra e di mandare via presunti campioni, che se non giocano si lamentano ma quando vanno in campo, nei momenti decisivi falliscono miseramente. E forse aiuterà anche a capire che per ricostruire questa squadra ci vuole un tecnico non solo bravo ma con una solida esperienza.
Montella ha presentato una squadra un po' strana, perchè ha preferito lasciare Cassetti sull'out, sostituendo Juan con Loria. Già la difesa romanista è quello che è, ma di fronte al tridente palermitano, la coppia centrale Burdisso-Loria è parsa subito inadeguata. Inoltre come esterno alto ha preferito Rosi ad uno stuolo di centrocampisti rimasti in panchina, obbligando Taddei a giocare sull'out sinistro. E' parsa una Roma un po' scombinata, raccolta alla meglio attorno al talento di Totti. Eppure nel primo tempo qualcosa di buono lo ha fatto. Già dopo sei minuti avrebbe dovuto segnare, perchè su un bolide di Riise da limite, Sirigu ha deviato alla meglio, mettendo il pallone sui piedi di Menez: il francese ha aperto la sua serataccia fallendo il facile tap in, che ha scaricato addosso a Sirigu. Al 19' però Bacinovic ha strattonato Menez smarcato in area da Totti e il modesto Romeo ha indicato il dischetto. Forse Menez ha accentuato la caduta, ma la strattonata di Bacinovic è parsa evidente e Totti dal dischetto ha fatto il suo, firmando il gol numero 204, ad un passo da Baggio.
SUPER PINILLA - Il Palermo non ha avuto una reazione rabbiosa, ha continuato a giochicchiare, ma al 43' ha pareggiato un po' casualmente con un rigore inesistente. Su un cross da sinistra, Pinilla ha cercato la conclusione in acrobazia, Buridsso, alle spalle, non l'ha nemmeno sfiorato, ma Romeo ha fischiato il rigore, che Pinilla ha trasformato alla grande.
Nella ripresa, il suicidio collettivo dei romanisti. Dopo tre minuti, De Rossi ha fiondato una buona palla gol sull'esterno, ma qualche secondo dopo Menez si è superato: su lancio in profondità di Totti, si è presentato davanti a Sirigu, ma ha sparato sui tabelloni. Montella a questo punto ha inserito Vucinic al posto di Rosi, la squadra ha preso il sopravvento sul Palermo, ha alzato un po' il ritmo, ha dato l'impressione di poter vincere la partita. Ma al 15' Vucinic ha superato ogni immaginazione. Contropiede finalmente efficace, Menez è partito indisturbato sul centrodestra e una volta in area ha appoggiato il pallone a Vucinic, che solo, con la porta spalancata, da tre metri è riuscito ad alzare sulla traversa. In tanti anni non avevamo visto qualcosa di simile.
VITTORIA IN 6 MINUTI - L'errore del montenegrino, imperdonabile, ha cambiato la partita, perchè il Palermo ha preso fiato, Pinilla ha incominciato a terrorizzare Burdisso e Loria, la Roma ha accusato il colpo. Borriello è entrato al posto del fumoso Menez, la squadra si è scoperta ancora di più e in sei minuti Pinilla ha costruito la vittoria, con due contropiede molto simili , conclusi da un Hernandez implacabile. Al 39 Pinilla, tenuto in gioco da Loria, ha affondato sulla destra e una volta davanti a Doni, ha appoggiato al compagno, che al contrario di Vucinic, non ha sbagliato la facile deviazione in rete. Ancora più bello il gol del 3-1. Sempre lui, Pinilla, ha fatto il vuoto, poi ha cercato Hernandez che questa volta, ha incrociato con un diagonale bello quanto beffardo per un Doni per niente reattivo. Il gol di Vucinic, inutile, al 47' è arrivato tra i fischi ed ha avuto solo l'effetto di far inviperire ancora di più i romanisti.
Il Palermo ha giocatori di talento davanti, ma si trascina ancora molti problemi. La Roma è quella che vediamo dall'inizio dell'anno: inaffidabile, aggrappata al talento di Totti, piena di giocatori presuntuosi, fenomeni solo a parole. Se Di Benedetto e company l'hanno vista via satellite, avranno capito facilmente che ormai va cambiata dalla testa ai piedi.