07/04/2011 10:40
Ingaggio con condanna Ciò che è stato un po dimenticato, invece, è il suo arrivo a Roma. Gran pallino di Franco Baldini, nel maggio 2004 arrivò a parametro zero (si credeva) dallAuxerre. Fabio Capello lo accolse mostrandogli i movimenti da fare coi bicchieri, ma il giorno dopo partì con destinazione Juventus. Problemi? Parecchi. Fu lannus horribilis, maledetto anche dalla revanche francese. Il club transalpino si appellò in ogni sede giudiziaria, gridando allo scippo e rivendicando il suo diritto ad essere pagato. Aveva carte inoppugnabili e così Mexes costò alla Roma non solo 8 milioni, ma anche il blocco del mercato in entrata per due «finestre» . Poco male, sussurrarono i maligni, tanto soldi da investire non ce nerano, ma a livello dimmagine non fu cosa bella, a meno di sposare la linea del «così fan tutti»
Troppa irruenza In ogni caso si è dimostrato un affare sotto quasi tutti i punti di vista, con leccezione delladdio, visto che (stavolta sì) andrà via a parametro zero. Daltronde il Milan lo ha corteggiato a lungo e a via Turati da tempo cè chi lo considera «un Nesta biondo» . Cè da scommettere che responsabilizzato anche dalla ritrovata Nazionale in rossonero migliorerà anche il suo carattere. Esageriamo? Bastano i numeri. Oltre a 15 reti, in 267 gare ha collezionato 8 espulsioni ed oltre un centinaio di ammonizioni, per un totale di 35 giornate di squalifica. Come dire, per quasi un anno lingaggio gli è stato pagato soltanto per vedere le partite dalla tribuna. I romanisti, però, lo hanno amato anche per questo. Non sapendo però che, oltre alle questioni familiari, anche qualche esasperazione del tifo ha contribuito ad allontanarlo. Il cuore però resterà qui, così come i rimpianti. Quelli, purtroppo, non vanno mai via a costo zero.