Mexes, l'avventura finisce qui

05/04/2011 12:00

L’intervallo, però, sembra rimettere le cose a posto e far tirare un sospiro di sollievo ai tifosi: al rientro sul terreno di gioco Phil, pur fasciato, riprende posto al fianco di Juan. I sorrisi, però, durano appena cinque minuti perché il problema persiste e Méxes viene sostituito da Cassetti. Il resto è la cruda attualità. Ora arriva la parte più complicata: l’operazione (tra le varie ipotesi c’è quella che porta al professor Ramon Cugat, lo stesso che lo scorso novembre intervenne su Filippo Inzaghi) e la lunga rieducazione. L’uso delle stampelle, in molti casi, viene abbandonato dopo un paio di settimane e, successivamente si passa ad uno step di supporto con la ginocchiera. Dopo circa tre mesi si può correre, nuotare e andare in bicicletta.

Un altro passaggio fondamentale è il rinforzo muscolare a cui si deve sottoporre l’atleta: entro il quarto mese è necessario equiparare la forza dell’arto operato rispetto a quello sano. Da qui in poi, se non ci saranno contrattempi, Méxes potrà toccare nuovamente il pallone ed, eventualmente, effettuare movimenti di torsione su particolari superfici. Infine, il rientro in gruppo e qualche match a basso contenuto agonistico per saggiare la condizione e superare le probabili preoccupazioni per una ricaduta. Insomma, se tutto filerà liscio, il biondo difensore transalpino sarà pronto per le prime gare del nuovo campionato.