03/04/2011 11:26
Pezzo mancante Nel puzzle americano manca il tassello più importante, quello dellallenatore. Montella, incalzato più volte sul tema, fa orecchie da mercante, anche se un mezzo sorriso se lo lascia scappare: «Ringrazio DiBenedetto per le belle parole spese. Ora, però, devo dar conto a chi cè e a chi mi ha voluto. Ci sono ipotesi concrete, ma se arrivo quarto non è detto che venga confermato, così come potrei esserlo se arrivo quinto. Ma dobbiamo pensare alla partita. Se riuscissimo a mettere in campo la voglia di vincere del derby non ci sarebbero problemi» . Non a caso Riise giura: «Al quarto posto io ancora ci credo» .
Beniamino Quando Montella parla di Delneri, poi, la risata diventa generale: «Il rapporto con lui? Ottimo, era lunico che mi faceva giocare sempre» . Al campionato 2004/2005, quello con Delneri in panchina da ottobre a metà marzo, si lega il record di gol segnati: 21, di cui 15 (più uno in Champions e uno in Coppa Italia) con il tecnico di Aquileia. «Le sue squadre sono sempre molto organizzate ma hanno sempre delle lacune: cercheremo di evidenziarle. Chi sta meglio? Non lo so: la Juventus sono troppi anni che va via da Roma con i punti e noi vogliamo cambiare questa tendenza» .
Doppio dribbling E giovane, Montella, ma già ci sa fare: prova a nascondersi, si libera in velocità dalle domande scomode come fossero avversari. Dopo la società, si copre anche sulla formazione: «Menez? Ha fatto molto bene soprattutto in fase di non possesso: ha le sue chance di giocare. Cassetti? Sono due giorni che si allena con noi, ma fisicamente non è indietro: è a disposizione» . Il Montella allenatore è meno misterioso sul parallelo tra Borriello e il Montella giocatore: «E da vedere se giocherà, ma credo che la differenza la fa anche chi entra dalla panchina. Marco si sta allenando benissimo» . Ma anche oggi non sarà nei primi undici. Solita certezza In mezzo a tanti punti interrogativi, eccone uno esclamativo per Francesco Totti che, nel giorno dellultima vittoria della Roma sulla Juventus allOlimpico (il 4-0 dell 8 febbraio 2004), mimò il celebre gesto del «Zitti, quattro e a casa» . «Sta bene, fisicamente e psicologicamente, e vorrà festeggiare i 201 gol davanti ai suoi tifosi» . Loro non vedono lora di abbracciarlo.