Roma e Inter, ultimo traguardo una semifinale per pochi intimi

19/04/2011 12:39

dare un minimo di senso ad un’annata che le ha viste tagliate fuori dai giochi più importanti fin troppo presto. Mettendole di fronte al dilemma di un ciclo ormai chiuso. E lo faranno senza i rispettivi elementi migliori.

Montella dovrà fare a meno dello squalificato , mentre Leonardo dovrà rinunciare a Eto’o per una distorsione alla caviglia sinistra rimediata contro il Parma. Anche se la gara l’aveva regolarmente conclusa e solo ieri si è saputo dell’infortunio. Sulla decisione ha influito anche la condizione non ottimale del camerunense. Guai che vanno a sommarsi ad altri guai.

Vincenzo Montella striglia i suoi dopo la brutta sconfitta con il Palermo: «La Coppa Italia, sia per la Roma che per l’Inter, è quasi l’ultimo traguardo della stagione. Si affronteranno due squadre ferite per il cammino avuto in campionato, per questo credo che serviranno grosse motivazioni. Vincerà chi avrà maggiore personalità e temperamento». Già, il temperamento. Quello che sabato scorso non hanno fatto vedere Menez e Vucinic: «I loro atteggiamenti a volte possono dare fastidio. La differenza la fa la personalità più che i colpi dei singoli.

Chi indossa la maglia della Roma non deve avere solo talento ma anche temperamento». Il francese stasera finisce in panchina, mentre Vucinic avrà un’altra chance, nonostante qualche mugugno di alcuni compagni

per l’atteggiamento col Palermo: «Se c’è un giocatore che vuole andar via — prosegue il tecnico giallorosso — deve fare bene in campo e dimostrare di meritare una squadra migliore della Roma».
Chi vuol capire capisca, mentre ieri il titolo giallorosso in Borsa è precipitato del 21% in vista dell’Opa: «Se mi sono sentito tradito per lo scarso impegno messo dalla squadra contro il Palermo? No, credo che i giocatori stiano dando quello che possono dare in questo momento. Certo, è un dato di fatto che dove si poteva fare il salto di qualità si sono ripetuti sempre gli stessi errori. E non può certo essere un caso».

L’Inter, perso Eto’o (dovrebbe recuperare per la Lazio), ritrova e Thiago Motta, reintegrati dopo l’esclusione dell’ultimo weekend. A Milano i risultati negativi di quest’ultimo periodo vengono tutti attribuiti alla stanchezza. L’ha detto Leonardo nei giorni scorsi (ieri il tecnico è rimasto misteriosamente in silenzio), l’ha ribadito ieri Massimo Moratti: «Siamo in un momento di crisi, dovuto però a stanchezza fisica e mentale. Leonardo? Non è cambiata molto la questione, lui ha fatto uno sforzo fantastico fino al Milan. Lì ci si aspettava il massimo, invece forse il grave errore è stato quello di mandare i giocatori in nazionale. Eravamo molto stanchi». Piena fiducia dunque al brasiliano. Confermata pure dalle parole su Mourinho: «Ho letto di un suo possibile ritorno, ma con lui non c’è niente». Dejan Stankovic parla a Inter Channel: «Tanti non vedevano l’ora di aprire il cassetto e tirare fuori tutto quello che avevano lasciato lì per 5 anni. Quindi è normale che adesso ci attacchino, così come è normale che ora dobbiamo essere noi a subire, stare zitti e pedalare».

Stasera all’Olimpico sono previsti appena 20.000 spettatori, solo 350 a sostenere l’Inter. Altri segnali di crisi.