Stadio Roma, ecco il modello

19/04/2011 11:24

CORSPORT (P. TORRI) -  
Mister Tom DiBenedetto vorrebbe portarlo a Roma. E’ Fenway Park, la casa dei Red Sox, una delle franchigie storiche della Major League. Uno degli stadi simbolo del baseball americano. Nel 2012 festeggerà i cento anni durante i quali è stato a più riprese restaurato, rimodernato, cambiato, migliorato. Tutto deciso e fatto con l’obiettivo di far ne un punto di riferimento per Boston, ma soprattutto per i tifosi dei Red Sox che, oggi, se vogliono, possono viverlo set te giorni su sette. Un posto dove andare anche quando non ci sono partite. 



MODELLO
 - Fenway Park, dunque, dopo le parole del nuovo presidente (anche se per l’ufficialità del titolo bisognerà aspettare ancora qualche settimana), non può che essere un modello per il che gli americani considerano un punto fonda mentale del lorobusiness plan,la chiave indispensabi le per poter puntare a un futuro di successi. Proviamo a scoprire, allora, Fenway Park, per capire come potrà essere la futura casa della Roma, quella che dovrà ga rantire un’impennata verso l’alto della voce ricavi, indi spensabile, con la prossima introduzione del fair play finanziario, per poter investi re perché più si incasserà, più si potrà spendere.



SUITE
- Nello stadio dei Red Sox, per esempio, ci sono quaranta luxury suite che sono state completamente rinnovate nel 2007. Dunque, garantirsi una di queste suite per l’intera stagione dei Red Sox, costa 283.000 dollari (moltiplicate per quaranta). Che, magari, può pure sembrare una cifra spropositata, anche se ognuna può ospitare da otto a quattordici persone che, in occasione delle gare, oltre al bigliet to d’ingresso hanno garantita la cena, il tutto in un ambien te lusso, parquet di ciliegio, cucina ultramoderna, impianto audiovideo. E’ chiaro che non sono a disposizione di singoli tifosi, ma di società, aziende, sponsor. Tanto è vero che da anni vanno a ruba e ci sono decine di aziende in lista d’atte sa per potersene garantire una.



BIGLIETTI
- Alla stessa maniera vanno a ruba i biglietti per le partite.Fenway Park ha una capienza di 37.493 posti (37.065 per le gare in notturna) e, in questo senso, c’è da immagina re che per lo si dovrà lavorare su nume ri maggori (cinquanta-sessantamila), se non altro perché Boston ha un terzo degli abitanti della nostra capitale. Uno dei dati più incredibili su Fenway Park è che dal 15 maggio 2003 mai, diciamo mai, è rimasto un biglietto invenduto. Da 640 partite, la società dei calzini rossi ai botteghini espone il cartello del sold out, esaurito, sempre e comunque.



REGOLE
- All’interno dello stadio (e questo sarà bene che ven ga metabolizzato da tutti) c’è un codice di comportamento che prevede regole molte precise, chi non le rispetta viene espulso dallo stadio, talvolta per sempre. Il costo dei biglietti va da un minimo di 12 dollari a un massimo di 165, per poi aumentare quando ci sono le gare dei play-off. All’interno di Fenway Park ci sono tre megaschermi che consentono agli spettatori di rivedere tutte le azioni della gara, così come capita a chi sta seduto sul divano di casa davanti al televisore. Altri aspetti curatissimi la viabilità, l’accesso allo stadio, i parcheggi. L’impianto dei Red Sox è a poche centinaia di metri da un’autostrada, comodissimo per i tifosi che arrivano da fuori Boston. Intorno allo stadio ci sono migliaia di parcheggi che, peraltro, non sempre sono esauriti. Ma per il semplice motivo che per arrivare a Fenway Park i cittadini di Boston preferiscono la metropolitana, fermata di Kenmore, si scende e si entra direttamente. Sognare uno stadio così a Roma, si può? Si deve.