29/04/2011 21:54
È passato parecchio tempo, in mezzo cè stato lautofinanziamento e la così detta gestione virtuosa della famiglia Sensi ma ora le cose stanno in tuttaltra maniera. DiBenedetto e i suoi soci sono stati chiari: gli ingaggi sono troppo alti e vanno abbassati. Perchè con il passare del tempo sono addirittura aumentati. Compito non facile, allorizzonte. Perchè cedere giocatori che guadagnano cifre importanti non è semplice. E, allora, si potrebbe ricorrere alla spalmatura dei contratti in essere e cominciare a farne nuovi a cifre relativamente basse. Un esempio: si dice che la nuova Roma abbia proposto allargentino Pastore uno stipendio di 1,5 milioni di euro netti lanno. Oggi quella cifra a Trigoria la guadagnano in parecchi, ma sono troppi quelli che guadagnano ancora di più e che non rientrano al cento per cento nei progetti legati alla Roma di domani (vedi tabella). Al momento la Roma è tra le prime società di A come monte ingaggi: pesi come J.Baptista e Adriano sono stati già tolti, ma non è abbastanza. Basti pensare che, per fine prestito, a Trigoria tornerà Cicinho, oggi al Villarreal, che ha ancora un anno di contratto a 4 milioni lordi di euro. Non ci sarà più Mexes, che stava intorno ai tre milioni netti a stagione, e chi prenderà il suo posto dovrebbe percepire la metà. Ecco perché si parla di talenti giovani: alto rendimento (in prospettiva), basso guadagno. Poi, ovvio, ci sono le eccezioni.
De Rossi, come detto, è sicuramente una di queste. Ma, seguendo questa nuova/vecchia linea politica, diventa complicato ipotizzare lacquisto con una certa scioltezza di gente dallo stipendio pesante. Si è parlato a lungo, ad esempio, della possibilità/voglia che ha la Roma di ingaggiare un portiere come Buffon: discorsi fatti prima del diktat di DiBenedetto relativo agli stipendi, però. Questo vuol dire che Buffon, che alla Juventus ha uno stipendio superiore a quello che ha Totti nella Roma, difficilmente potrà arrivare nella nuova Roma se non ridurrà, e pure tanto, le proprie pretese economiche. Ecco perchè si deve cominciare a pensare anche a altri portieri, tipo Sorrentino del Chievo, Rosati del Lecce o Handanovic dellUdinese o a una soluzione straniera. Ieri sera incontro a cena tra Sabatini e Pradè, primo passo per una prossima collaborazione tinta di giallo e rosso. Intanto, prende corpo la possibilità che in futuro nella nuova Roma ci sia spazio (dirigenziale) anche per Angelo Peruzzi, stimatissimo da Walter Sabatini fin dai tempi della Lazio.