Totti, dai cori al silenzio

04/04/2011 11:20

CORSPORT (R. MAIDA) - 
La maledizione di Storari. E di Del Neri. Un anno fa sfilarono lo scudetto dal taschino della Roma di Ranieri, adesso portano via alla Roma di Montella buona parte delle speranze di rientrare nel giro . Era sempre aprile, c'era sem pre lo stadio pieno, come ieri. E' fini ta come allora, con i romanisti che in una calda notte di primavera tornano a casa infreddoliti da un risultato tranciante. 



CHE BEFFA
 - Davvero assurda la storia di Marco Storari, che ha saputo di do ver giocare a poche ore dalla partita. Quando la ha fermato Buffon, uno che a Roma forse ver rà tra qualche mese. Storari è romano e ti fa per la Roma. Ma l'appartenenza senti mentale non è bastata a salvarlo dai fischi e dagli insulti del l'Olimpico, che gli fa scontare la colpa di aver rubato un sogno, nel 2010, parando per la Sampdoria. Mora le: a malincuore Sto rari si è vendicato del brutto trattamento ripetendosi con tre miracoli nel primo tempo: su Vu cinic, poi su , poi su . E nella ripresa, ai gol di Krasic e Matri, è schizzato verso il settore degli ju ventini per una festa a cui meritava di essere invitato. Se la ha vin to, lo deve in buona parte al suo por tiere di riserva. Invece per la Roma, che aveva ricevuto buone notizie con le sconfitte di Udinese e Lazio, que sto è uno stop dolorosissimo, il primo per Montella in campionato. 



LA PREVISIONE
 - Uno stop per certi versi annunciato. Durante l'interval lo, profetico, era stato proprio  ad avvisare i compagni, ai mi crofoni di Sky: « Stiamo giocando be ne però dobbiamo stare attenti. Con la basta lasciare una palla e quelli ti castigano ». Così è stato, an che perché la Roma dopo il break si è squagliata. Cross di Grosso, gol di Krasic. E addio partita. Non è una de lusione nemmeno lontanamente pa ragonabile a quella dell'anno scorso. Ma di certo è un ruzzolone che met te a rischio l'Europa, anche quella dei piccoli. Il sesto posto adesso è insi diato dalla stessa , che è a due punti. Non sarà così semplice la qua lificazione all'Europa League, spe rando che poi la Coppa Italia riservi qualche soddisfazio ne in una stagione da rimuovere in fretta. 



IL CAPITANO
 - Negli spogliatoi i giocatori, a parte Doni che rap presenta gli umori della squadra davanti ai microfoni televisi­vi, si defilano in fretta dalla zona mista, soli con i loro pensieri e i loro rimpianti. Tra i primi ad allontanarsi c’è , che sperava di celebrare in modo più allegro davanti al suo pubblico i 201 gol in serie A. La e la Tribu na Tevere gli avevano preparato una splendida accoglienza, fatta di stri scioni di ringraziamento e di canzoni personalizzate, che hanno accompa gnato la presentazione dello speaker durante il riscaldamento. ha ri sposto battendo le mani, parecchio emozionato. Poi però è cominciata la partita. Uno stop sbagliato a due pas si dalla porta, un passaggio sfortuna to, infine quel al volo che era nato per essere gol e che invece ha incrociato il braccio di Storari. Il gua stafeste per eccellenza. Magari Di-Benedetto adesso compra lui invece di Buffon.