09/05/2011 11:08
I giornalisti italiani non li degna di uno sguardo, si ferma solo da quelli francesi di Canal Plus, che lo aspettavano dal fischio finale. Qualche chiacchiera di rito a microfoni spenti («sì, sto bene. Alla fine il Milan meritava lo scudetto») e poi, davanti alle telecamere, solo Roma. E nazionale. Jeremy conferma che le convocazioni con la Francia sono il suo chiodo fisso, poi passa alla situazione non idilliaca che vive a Trigoria. Si parte dallingresso di Caprari: «Sono contento per lui che ha esordito in serie A, ma sinceramente non capisco perché il mister non mi abbia fato giocare neanche un minuto. Perché? Non capisco proprio... ». Gli occhi, azzurrissimi, guardano per terra. Menez sembra davvero colpito, deluso. Sistema il cellulare in tasca, ricomincia a parlare: «Il mister sa che io sto bene, non ho problemi di nessun tipo. Se non mi ha fatto giocare non è certamente un problema fisico». Contemporaneamente, in sala stampa, lallenatore romanista non è tenero: «Ho fatto entrare chi mi aveva dimostrato più voglia in allenamento». Una bordata. Una spallata, forse decisiva, al rapporto tra Jeremy e la Roma.
Ieri a Trigoria sia Gian Paolo Montali sia lo stesso Montella hanno parlato col giocatore: il direttore operativo gli ha ribadito che, per quanto possibile, deve restare tranquillo visto che ci sono ancora tre (magari quattro) partite da giocare, tutte importantissime, mentre lallenatore gli ha spiegato i motivi della sua scelta. Gli ha ribadito le stesse parole dette in conferenza e gli ha chiesto massimo impegno da qui al 22 maggio. Poi quel che sarà sarà. Perché sembra, a questo punto, davvero difficile che lavventura del francese a Trigoria possa continuare: il contratto scade nel 2012, questestate bisogna vendere o rinnovare. E al momento né il giocatore né la società sembrano avere intenzione di prolungare il rapporto. Meglio separarsi e rientrare dei 10 milioni di euro spesi 3 anni fa per portarlo a Roma. Nel 2008 Menez arrivò a Trigoria, da allora gli è stato dato tempo di crescere e lui, in parte, lo ha fatto. Nella prima parte di questa stagione, complice un rapporto finalmente decollato con Ranieri, sembrava aver fatto il salto di qualità ma con lavvicendamento in panchina tra il tecnico romano e Montella, Menez non è più riuscito ad imporsi. Anzi. Il loro legame è peggiorato, fino allesclusione contro il Milan, arrivata nel giorno in cui il francese festeggiava i 24 anni.
Sorride invece Gianluca Caprari, diciassettenne attaccante della primavera, che nel finale del match con il Milan ha fatto il suo esordio in serie A. «Una grande emozione - ha definito la serata dellOlimpico a Forzaroma.info -, anche se ho imparato a gestire certe sensazioni e laver già esordito in Champions mi è stato daiuto. Ringrazio la società e il mister, questo è un gruppo fantastico. Una dedica? Alla mia famiglia».