16/05/2011 13:21
Troppi errori per pensare di cavarsela, e due gravi: la cessione di Pazzini e il cambio d'allenatore. La faccia ce l'ha messa anche Edoardo Garrone, figlio del presidente. Non s'è nascosto dietro a un dito, ha ribadito la volontà sua e della famiglia di restare vicini alla Samp e riportarla in A. Dai preliminari di Champions alla B, com'era successo al Chievo. Si salvano Lecce e Cesena, cui va riconosciuto il merito di non aver cambiato panchina quando le cose andavano male. Il Cesena non ha mai rinunciato al suo gioco, mettendo in mostra ragazzi interessanti come Giaccherini o già nel giro azzurro come Parolo (rivelazione dell'anno, per me). Il Lecce ha la peggior difesa (62 gol incassati) ma in B vanno i tre peggiori attacchi.
La Juve, tra Chievo e Parma, vede snarire le ambizioni di Champions e probabilmente anche quelle di Europa League. Dovrebbe battere il Napoli e laRoma perdere in casa con la Samp: difficile crederci. LaRoma a Catania perde al 50' st, ma una partita fondamentale si affronta con altra grinta e, una volta avanti con Loria, si amministra diversamente. In totale, perJuve e Roma, una stagione da dimenticare e un futuro alquanto spinoso. Da una parte, i giocatori sono con Delneri ma a parole. Quando devono dimostrarlo coi fatti, evaporano.
Il castigo parte dal piede di Giovinco, ma perché Giovinco non è nella Juve? Perché la Juve con lui non ha avuto pazienza, come non ne ha avuta con Nocerino, Miccoli, Balzaretti, Candreva e altri. Dei 38 gol del Parma 22 li hanno segnati ex juventini. Sarà un caso, ma forse no. In società si sono fatti molti errori di valutazione e non sarà facile ricostruire. Questo vale anche per una Roma liquefatta, aggrappata agli estri di Totti ma senza una fisionomia di squadra. Sta meno peggio della Juve perché basta un punto con la Samp per garantirsi l'Europa, ma bene non sta e non basterà qualche ritocco di facciata.
Più costante il cammino della Lazio, che dell'Europa è certa e ancora un pochettino di Champions può considerarlo: vincere a Lecce e sperare che il Milan vinca a Udine. Più facile la prima della seconda Il Milan ha sufficiente esperienza di feste per non pensare a rovinare quelle altrui. Napoli e Udinese rappresentano la buona novella Una grande città del sud, una piccola città del nord hanno rotto il cerchio delle solite note, quasi abbonate ai quartieri alti. Le uniscono unavalida guida tecnica e un solido impianto di gioco, oltre alla difesa a 3, non molto popolare in Italia.
All'Udinese complimenti per il gioco offensivo più spettacolare e incredibile, in tempi di punte altee robuste, di muscoli che sono preferiti alla tecnica. Di Natale 170 cm, Sanchez 171. Aggiungiamoci il miglior estemo destro, Isla, euno che può diventarlo a sinistra, Ar-mero, più gli ex sconosciuti che vanno benissimo: Benatia, Inler, Asamoah, lo stesso Sanchez. Tutto si potrà dire, ma non che sia un piazzamento dovuto alla fortuna A Napoli, bella partita fino all'1-1 di Zuniga E' il punto che rende inattaccabile il terzo posto del Napoli. Che si adegua L'Inter pure: 45' a far finta che sia una partita e non una passerella.