La Roma da trasferta ci crede

11/05/2011 10:26

 Lui, il tecnico più giovane della serie A, ci ha preso gusto: «Per fare l’allenatore, però, ci vuole che qualcuno ti ingaggi e ti dia la possibilità di farlo. È un mestiere difficile, ma a me piace» . Arrivare in finale di Coppa Italia (sarebbe la sesta in sette anni) o meglio ancora conquistare la qualificazione alla , aiuterebbe assai. «Ma credo che un allenatore vada valutato sul campo e non penso che un punto farà perdere la bilancia in un senso o nell’altro. Tutti si aspettavano di più e forse sarò impopolare ma mi va di puntualizzare la rincorsa di questi giocatori. Da quando ci sono io hanno invertito la tendenza e il miglioramento è merito soprattutto loro. Eravamo a 9 punti dalla Lazio e 7 dall’Udinese (in realtà erano 5; ndr), non scordiamolo. Adesso possiamo dare un senso alla stagione, anche se tutti, dopo quello che è successo l’anno scorso, ci aspettavamo di più» . I numeri dicono che la Roma di Montella(nella foto), in campionato, viaggia a 1,91 punti a partita: una media che, spalmata su 38 giornate, porterebbe a 72 punti.

Cioè al quarto posto assicurato. Ma purtroppo per la Roma e Montella non conta la media, ma il campionato intero. e Taddei sono squalificati, ma Montella può contare su e Perrotta, ai box in campionato dopo i «rossi» di Bari. Sarà un obbligato. Cassetti e Rosi sono malconci, più facile che giochi il primo. Menez dovrebbe andare in panchina, o giocare solo in caso di forfeit di Vucinic. «Con Menez — ha detto Montella— c’è un rapporto normale, anche se a Roma è difficile vivere la normalità» . L’attacco sarà sulle spalle di Borriello, che però non segna dal 2 febbraio (Roma-Brescia). «Io ci credo» , ha detto l’attaccante alla partenza per Milano. Montella pure.