16/05/2011 11:13
CORSERA (G. PIACENTINI) -
«Restare senza garanzie? Non so quale sia la mia posizione, ma se dovessi essere scelto come prossimo allenatore della Roma credo che qualcosa su questo tema possa dirla anche io» . Sfumata aritmeticamente la possibilità di centrare il quarto posto, Vincenzo Montella lancia un messaggio fin troppo chiaro a chi sta valutando la sua posizione e dovrà scegliere lallenatore del futuro. E cioè che non accetterà di restare sulla panchina giallorossa senza un progetto tecnico incentrato su di lui. Non farà il traghettatore, in attesa che si liberino Guardiola o Wenger, non farà crescere la Roma per consegnarla tra 12 mesi ad Ancelotti. Allenatori che sono stati contatti per il prossimo anno, ma che hanno declinato lofferta. «Quando ho accettato lincarico credevo che i rifiuti sarebbero stati molti di più. Non ho mai pensato a cosa fare da grande, ho messo tutte le energie per il bene della Roma, anche andando contro i miei principi. Per me è stata una grande esperienza, abbiamo dato tutti il massimo, chi più e chi meno, e chi non lo ha fatto è perché non cè riuscito e non per mancanza di voglia» . Ci tiene, Montella, a rimarcare la sua totale. Tra le «leggende metropolitane» che più lo mandano in bestia cè quella che si farebbe fare la formazione dai suoi «amici» giocatori.
«Quando giocavo si diceva esattamente il contrario, cioè che non andavo daccordo con i miei compagni. Dal primo giorno ho fatto lallenatore e i miei ex compagni hanno fatto i giocatori. Ho sempre scelto io e gradirei portare avanti le mie idee se venissi confermato» . Con la qualificazione alla Champions, la conferma sarebbe stata più facile (domenica sera contro la Samp basterà un punto per la qualificazione invece allEuropa League). «A me possono anche aver detto che allenerò la Roma, ma magari non ci credo. Nel calcio le situazioni possono cambiare» Un rammarico è quello di essere arrivati a Catania con la rosa ridotta ai minimi termini. «De Rossi e Perrotta non cerano per squalifica, e la colpa è loro che si sono fatti espellere col Bari, Mexes e Brighi sono infortunati, Borriello aveva la febbre e Cassetti non stava bene, dopo cinque minuti ho dovuto fare un cambio obbligato perché Juan si è fatto male, Greco neanche stava bene, Simplicio era molto stanco... siamo arrivati qui in queste condizioni e sono emersi tutti i problemi» . Il Catania ha onorato il campionato. «È bello vedere queste partite, il calcio è questo e non quello dei sospetti, anche quelli di alcuni miei colleghi che però si dimenticano alcuni episodi...».