Sabatini incontra Pioli. Ma è solo il primo

20/05/2011 11:03

Pioli è in bella compagnia e non parte favorito nella corsa. È vero che ha apprezzato il suo lavoro al Chievo, ma affidargli una panchina così «pesante» a un allenatore senza un’esperienza ad alti livelli alle spalle comporterebbe parecchi rischi: l’emiliano, prima di arrivare a Verona, ha guidato Salernitana, Modena, Parma, Grosseto, Piacenza e Sassuolo. Oggi gli verrà illustrato il progetto americano e lo saluterà con il canonico «le faremo sapere». Il dirigente ha un volo prenotato per stasera, direzione Argentina dove chiuderà i primi acquisti, ma potrebbe rinviare il blitz per dedicarsi alla questione-panchina diventata più urgente.

Nella lista di potenziali allenatori, tutte seconde scelte dopo i «no» di Guardiola, Villas Boas e Wenger, ci sono Delio Rossi e tanti stranieri. Dai francesi Deschamps (contattato da Baldini nei giorni scorsi) e al portoghese Domingos dello Sporting Braga. L’ultimo nome accostato ai giallorossi è quello di Pellegrini del Malaga. Chi più ne ha metta. Qualcuno invoca anche Zeman. «Mi fa piacere - dice il boemo a Teleradiostereo - che qualcuno pensi ancora a me. La Roma non l’ha mai rifiutata nessuno anche se ora ci sono tanti allenatori che si propongono quindi... ». Baldini aveva pensato a lui per il settore giovanile ma Zeman vuole ancora allenare una prima squadra.

E non sarà la Roma. La prossima settimana sbarcherà a Trigoria e parlerà anche con Montella il cui destino è pero segnato. Il ds prenderà possesso di un ufficio a Trigoria e inizierà i colloqui con i giocatori da confermare: e Vucinic le priorità. DiBenedetto ha chiesto a Montali di occuparsi dell’ «accoglienza» di : un compito non facile visto che il ds ufficialmente sarà Pradè fino al 30 giugno. Sono gli effetti collaterali di un cambio di proprietà e lo stesso imbarazzo si creerà per l’arrivo del nuovo uomo dei conti, Claudio , al posto della Mazzoleni. Montali, il cui futuro è ancora da definire, aspetta anche di conoscere di persona James Pallotta. È confermato l’arrivo nella Capitale del socio di DiBenedetto che vorrebbe assistere alla partita con la Samp in tribuna. I biglietti per lui e gli «accompagnatori» sono già stati riservati. Pallotta è impegnato in un viaggio di lavoro tra Europa e Medioriente: ieri era a Londra dove incontrerà Baldini, probabilmente prima di partire per Roma. Dovrebbe arrivare domani e cenare con i dirigenti di Unicredit. Il giorno dopo allo stadio non troverà un clima di festa: ma è stato avvertito. L’idea di Montali per rendere meno «pesante» l’atmosfera è il premio che la Roma consegnerà a prima della partita. Un piatto d’argento con il 206 inciso, il numero di gol segnati in serie A dal capitano.