11/05/2011 11:57
Sarà contento chi sogna un calcio senza ultras, cioè senza passione. Senza i registi di quello spettacolo indescrivibile della Sud che onora De Falchi o delle Gradinate genovesi che lottano a colpi di coreografie e ti fanno pensare che il momento più fico, più fico pure del gol di Boselli, è proprio quello. Ma tantè, per il ritorno della semifinale è andato semideserto pure, anzi soprattutto, il settore ospiti per i non fidelizzati della Roma. I numeri sono impietosi. Impietosi per il ministero presieduto da Maroni, si intende. Eccoli: sono stati acquistati 120 biglietti del settore ospiti senza tessera del tifoso, quando lInter ne offriva 500; mentre la situazione del settore ospiti con tessera del tifoso è: 350 tagliandi comprati contro 4.000 disponibili. Lanima della Curva Sud aveva chiesto ai suoi ragazzi di rinunciare apposta alla trasferta, perché lo slogan degli ultimi giorni, il passaparola, era «o tutti, o nessuno». O tutti, e quindi niente distinzioni tra fidelizzati e non fidelizzati, niente gabbietta da 500 posti per i non fidelizzati e prezzi identici tra le due categorie di romanisti. Oppure nessuno. E nessuno è stato. Nessuno o quasi, perché quei 120 - ripetiamo: 120 su 500 - che hanno preso il biglietto dello spicchietto di San Siro sono unassoluta minoranza.
Oggi non si potranno più acquistare i biglietti. O quantomeno non quelli del settore ospiti. Il termine per la prevendita scadeva ieri. Discorso diverso per gli interisti, che invece avranno ancora una decina di ore per comprare i tagliandi. Ma di quanto potrà lievitare la cifra del venduto? Fino a 30 mila? Chissà. In ogni caso, sarà un flop colossale che sicuramente sarà fatto passare sotto traccia. Le prove è meglio nasconderle Come non capire i poveri tifosi nerazzurri? Sono comprensibilmente delusi. In un anno hanno vinto solo scudetto, Champions, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Mondiale per club e in campionato sono secondi. Vuoi mettere la delusione? Amen. Affari loro, in fondo. Però questa storia della trasferta vietata, poi non aperta, anzi aperta a metà, anzi aperta ma a spicchietto, fa davvero sorridere. Gli interisti disdegnano San Siro, mentre la Sud romanista, a San Siro, sarebbe temporaneamente emigrata. E se non è partita, è perché sè sentita presa in giro.
Perché riservare 500 biglietti, peraltro in un posto sfigato dello stadio, a prezzo maggiorato (4 euro in più dei fidelizzati), e ingabbiati come fossero pericolosi criminali, questo è stato: una presa in giro. «Inter-Roma, o tutti o nessuno», avvisava la Sud il giorno di Roma-Milan. Ha vinto nessuno. Ha perso lo Stato. Di nuovo.