11/05/2011 11:33
Tra infortuni e squalifiche (out Mexes, Brighi, Totti e Taddei), al tecnico spetta il difficile compito di ponderare al meglio uomini e moduli. Ecco perché soltanto stamattina deciderà chi far partire dal primo minuto tra lo stesso Vucinic, che peraltro non sta neanche benissimo, e Jeremy Menez. Di sicuro cè che, a far da terminale offensivo, sarà Marco Borriello: «Io ci credo», la sua affermazione detta a un tifoso, sorridendo ma neanche tanto, alla stazione Termini. Un altro dubbio di formazione è quello che riguarda limpiego di Cassetti e Rosi: il primo ha un problema alla caviglia, il secondo allinguine, ma entrambi faranno di tutto per esserci. Marco sosterrà un provino stamattina, Aleandro, invece, pare più sicuro di farcela: «Sto meglio, dovrei essere a disposizione». Montella conta di dargli unaltra possibilità dal primo minuto: in difesa, se Cassetti dovesse essere out; qualche metro più avanti se il numero 77 dovesse giocare. Dalle loro condizioni, inoltre, dipende anche il tipo di modulo che Montella adotterà: ieri, sul treno, lallenatore e i suoi collaboratori sembravano più manager che uomini di sport, visto che sui loro tavolini erano aperti i computer (o gli I pad) con tutti i dati dei giocatori.
Se dipendesse da lui, Montella sceglierebbe il "solito" 4-2-3-1, con De Rossi e Pizarro davanti alla difesa e con Perrotta, Rosi e uno tra Vucinic e Menez (più il primo del secondo) dietro a Borriello. Se ci fosse lassenza di Cassetti, Rosi andrebbe a fare il terzino, con Perrotta a destra e Simplicio (o Greco) nel ruolo di incursore. Altrimenti - ma è lipotesi meno probabile - potrebbe esserci un cambio di modulo, con la Roma schierata a rombo: in questo caso uno tra Pizarro e De Rossi sarebbe sacrificato e anche gli altri interpreti di centrocampo giocherebbero fuori ruolo. Quello che, comunque, farà la differenza - ne sono convinti tutti a Trigoria - sarà latteggiamento.
La Roma se la giocherà dallinizio, per provare una rimonta difficile ma non certo impossibile, con la consapevolezza di avere i mezzi per riuscirci. I giocatori sembrano esserne convinti, bastava vedere i loro volti concentrati sul treno che (con 44 minuti di ritardo e con ospiti vip a bordo tra cui Marco Pannella e Giobbe Covatta) li ha portati a Milano. E se a Milano, ad attenderli, cera un sole primaverile davvero splendido, allora sì che tutto può succedere.