Villas Boas no, in rialzo Montella

04/05/2011 09:50

MONTELLA - Se stessimo parlando di una corsa automobilistica, oggi come oggi si potrebbe dire che l’ex aero­planino è in pole position. Ha già avu­to più di un contatto con quella che sarà la nuova dirigenza, sa di avere le sue possibilità di poter rimanere do­ve sta, cosa che per lui costituirebbe un’opportunità straordinaria. A guar­darla dal punto di vista economico poi, e sia chiaro che non vuole essere per nulla una diminutio di Montella, la soluzione casalinga consentirebbe un notevole risparmio rispetto ad al­tre soluzioni.

- L’idea ci sarebbe ma sembra essere sempre meno convin­ta. Anche perché nei contatti avuti in passato, non è che l’attuale tecnico del Chelsea abbia preparato i fuochi artificiali per festeggiare un eventua­le arrivo sulla panchina romanista cosa che, peraltro, in passato aveva sempre dichiarato essere un obietti­vo prioritario nella sua carriera di al­lenatore. Non sono piaciute le dichia­razioni a proposito di una squadra che giochi la e, pure, i messaggi spediti verso altre panchi­ne pur molto prestigiose come quel­la del Real. Questo in sostanza vuole dire che non riceverà più una telefonata da parte della Roma. Lui sa che sarebbe gradito, se vuole dovrà essere a chiamare. Se non arriverà questo segnale, sarà complicato vederlo alla Roma, oggi e domani.

MISTER X -«In italia, Montella a parte, non ci sono soluzioni che ci convincono fino in fondo»: è la frase più indicativa, parlando con chi sa di Roma e dintorni, a proposito del nuovo tecnico. Quindi occhio al­l’estero per il nome che potrebbe sor­prendere tutti. Tre nomi, al momen­to, possono avere i contorni della sor­presa: Luis Van Gaal, Rafa Benitez e, soprattutto, Paul Le Guen. Il primo è stato appena esonerato dal Bayern Monaco, è allenatore abituato bene, quasi sempre ha avuto rapporti com­plicati con i suoi giocatori, è un inte­gralista che ha avuto problemi in Germania, figuriamoci in Italia. Il se­condo è reduce da un fallimento ita­liano sulla panchina dell’Inter, al mo­mento appare una soluzione da scar­tare o quasi. Non come Paul Le Guen, tecnico francese, sul petto la costru­zione di un Lione vincitutto in Fran­cia, poi esperienze non altrettanto fe­lici ai Rangers, con il Psg e sulla pan­china del Camerun all’ultimo Mon­diale. Ma è personaggio di grande cultura, parla quattro lingue, cono­sce il calcio internazionale e, soprat­tutto, provò a portar­lo alla Lazio. Che sia lui il mister X?